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La banca ha più che raddoppiato l’utile netto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra le altre controllate di Banca Intesa, Ambrosiano Veneto ha aumentato l’utile del 28%; per Cariparma +58%.
La banca d’affari USA ha rivisto il rating dell’istituto di credito da “Market outperformer” a “Market performer”. A Piazza Affari il titolo precipita, con la peggiore prestazione di tutto il Mib30.
Il rapporto semestrale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico stima anche un aumento del Prodotto interno lordo pari al 2,7% nel 2001.
A circa mezz’ora dall’apertura degli scambi a New York, tutti i principali indicatori non mostrano segni di recupero dopo il capitombolo iniziale. Il tabellone elettronico del Nasdaq guida le perdite con una cessione superiore al 3%.
L’indice telematico milanese passa a -1,11% a 32.728 punti, dopo la partenza negativa dei mercati Usa. Tra le Blue Chip pochi i segni positivi, mentre restano sotto pressione i Tmt (Telefonici, media e tecnologici).
Tutti i riflettori sono puntati sulla Florida: tra poche ore la Corte suprema dello Stato ascoltera’ i legali dei democratici e dei repubblicani per decidere quali voti debbano essere contati per l’elezione del presidente degli Stati Uniti.
Le azioni dell’azienda milanese abbandonano il listino di Piazza Affari. Da domani, infatti, i titoli Compart muteranno il nome in Montedison, dopo la fusione societaria con quest’ultima. Scompariranno anche le Montedison quotate al Nyse.
All’apertura delle contrattazioni a New York, tutti i principali indicatori delle borse americane imboccano la strada delle perdite ma il Nasdaq si fa notare lasciando subito sul terreno circa 90 punti.
L’atteso avvio in rosso del Nasdaq sta pesando sull’andamento dell’indice tecnologico italiano che perde l’1,49% (5.812 punti). Solo Digital Bros resiste in positivo, mentre per gli altri titoli e’ tempo di vendite.
Le principali Piazze europee ampliano le perdite, mentre dagli Usa continuano a giungere segnali di incertezza dai futures sugli indici. Pressione sui titoli Tmt che dopo un buon avvio, tornano ad essere depressi dalle vendite.