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Le perdite sull’indice Dow Jones viaggiano verso il 2%, mentre il tabellone elettronico del Nasdaq non da’ segni di ripresa dopo essere precipitato in area 2.500 punti con una cessione superiore al 5%.
La seduta delle Piazze del Vecchio Continente si e’ chiusa all’insegna della lettera sui tecnologici e in particolare sui telefonici, anche oggi colpiti dalle vendite. Parigi e’ stata la peggiore, mentre Londra ha resistito fermandosi a -0,44%.
Peggiora il tabellone elettronico del Nasdaq, che spinge la cessione oltre il 5%, schiacciando in perdita tutti gli altri principali indicatori. Le Blue Chip abbandonano i tentativi di resistenza e l’indice Dow Jones brucia oltre 170 punti.
La Borsa italiana si è difesa per tutta la giornata, ma sulla scia dei forti ribassi a New York ha ceduto in finale. Il Mibtel ha chiuso a -2,30%; il Mib30 a -2,66%. Per gli operatori di mercato, tuttavia, c’è tanta voglia di crescere.
La stratega di Goldman Sachs continua a mantenersi rialzista sul mercato. E’ convinta che l’indice S&P 500 raggiungera’ in 12 mesi 1650 punti e suggerisce di portare al 35% le posizioni in tecnologia e telecomunicazioni.
Le banche che sottoscrivono le offerte iniziali applicano una penale per evitare che il titolo sia venduto troppo presto. Agli investitori istituzionali, pero’, e’ tacitamente permesso il flip, a scapito degli investitori individuali.
I democratici hanno chiesto questa mattina alla Corte suprema della Florida di autorizzare immediatamente il conteggio manuale di circa 14.000 schede scartate dalle macchine. La maggioranza repubblicana in parlamento studia il modo per incoronare Bush.
L’indice settoriale è quello che perde più di tutti, con -2,60%. La peggiore prestazione è di Cairo Communications, nonostante gli utili registrati nell’ultima trimestrale. Su 36 titoli della New Economy, solo 3 sono positivi.
Dopo circa mezz’ora dall’apertura degli scambi a New York, nessun segno di ripresa sul Nasdaq che ha sfondato la soglia di supporto dei 2.600 punti con una cessione superiore al 4%.
I telefonici sono pesanti, ma perdono terreno anche gli altri titoli. In particolare Tecnost lascia sul terreno il 2,9%. Olivetti è l’azione più scambiata del Mib30.