Molte societa’ dot-com del settore finanziario hanno perso oltre il 70% del valore rispetto ai massimi dell’anno scorso, ma i loro dirigenti non hanno ancora perso le speranze.
Un numeroso gruppo di insider sta infatti investendo nelle proprie societa’, sperando di beneficiare di un rialzo.
A T.D. Waterhouse Group (TD – NYSE) cinque dirigenti, compreso il Ceo Stephen McDonald, hanno acquistato oltre 57 mila titoli a prezzi compresi tra $12,88 e $13,88 pagando un totale di circa $760 mila. “Illustra la fiducia del management nel valore a lungo termine del titolo” ha commentato un portavoce della societa’, ma una regola aziendale impone ai dirigenti di possedere titoli per un multiplo del loro salario.
A E*Trade (EGRP – NASDAQ) , il numero tre del brokeraggio online il management ha acquistato 198 mila azioni per un totale di $607 mila e sette insider di Ameritrade Holding (AMTD – NASDAQ) hanno esercitato l’opzione di acquisto di oltre 90 mila azioni valutate $284 mila. Tra gli acquirenti il direttore generale Jack McDonnell che ha aumentato a 17 mila titoli la partecipazione nella societa’, acquistando 3 mila titoli.
Gli insider di Web Street Securities (WEBS – NASDAQ) – che viene scambiato a circa il 90% in meno dei massimi raggiunti – hanno portato a termine l’acquisto piu’ sostanzioso dal collocamento in borsa nel 1999, acquistando 382 mila azioni per $425 mila.
“Il titolo e’ sottovalutato”, ha commentato il direttore finanziario Joseph Barr che si e’ aggiudicato oltre 28 mila azioni portando la sua partecipazione a 34 mila titoli.
Allontanandosi dalla strategia adottata dai suoi clienti – che di solito mantengono le proprie posizioni solo per qualche giorno o alcuni minuti – il direttore generale di A.B. Watley Group (ABWG – NASDAQ) Anthony Huston ha acquistato 520 azioni della societa’ portandosi a 500520 dichiarando di guardare a un periodo di 5-8 anni.
Da settembre quattro insider della societa’ hanno acquistato oltre 18 mila azioni valutate $184 580.
“Questa tendenza e’ un’indicazione che secondo il mangement il titolo ha raggiunto il fondo”, ha commentato Gregory Smith di J.P. Morgan.
Del resto un adagio di Wall Street consiglia di essere all’insegna del toro quando lo scenario e’ al peggio.
Sebbene nelle ultime settimane il volume delle contrattazioni sia migliorato, il Nasdaq sia in ripresa e alcune societa’ online abbiano mostrato un po’ di vita – E*Trade, ad esempio, viene trattato attorno ai $13 dopo essere sceso al di sotto dei $7 in dicembre – alcuni analisti rimangono pero’ cauti sulle previsioni a breve termine per le societa’ Internet, sulla base di timori per l’economia. Non tutti gli investitori, poi, sono in grado di riprendersi velocemente dalle perdite dell’anno scorso.
E non si parla solo del piccolo investitore.
La partecipazione nella societa’ di Jerry Gramaglia, direttore opeativo di E*Trade, ad esempio, valutata a marzo $16,2 milioni, e’ scesa alla fine dell’anno a meno di $3,5 milioni e i $62,4 milioni ciascuno di Avi e Joseph Fox, amministratori delegati di Web Street sono scesi a dicembre a meno di $5 milioni.
Secondo First Call/Thomson Financial, poi, gli insider di due maggiori societa’ online – Charles Schwab (SCH – NYSE) e CSFBdirect (DLJ – NYSE), ex DLJdirect – non solo non hanno acquistato i propri titoli nell’ultimo trimestre del 2000, ma hanno continuato a venderne.