Il campionato di calcio italiano non partirà prima di metà settembre ossia con due settimane di ritardo rispetto al programma previsto.
La riunione dei presidenti delle squadre di serie A e B, tutt’ora in corso, non sembra, infatti, aver portato niente di buono e anzi alla ormai certa partenza in ritardo del torneo che più interessa agli italiani.
Il ritardo e le beghe tra squadre minori e televisioni coinvolgono sia la Rai per i diritti in chiaro, sia le Tv satellitari, Stream e Telepiù, per gli incontri a pagamento. Ma non solo. Infatti, a pagare a caro prezzo le schermaglie tra i vari contendenti ci sono anche alcune società quotate in Borsa i cui business sono strettamente legate ai campionati di calcio.
La prima è Lottomatica, società del gruppo De Agostini, che gestisce le schedine del Totocalcio. La seconda è Snai, società che gestisce le scommesse sugli avvenimenti sportivi, calcio in testa.
Per entrambe il ritardo della partenza del campionato rappresenta un grosso problema, che potrebbe pesare sui conti e sui margini. E il mercato sta immediatamente scontando queste incertezze.
Sia Lottomatica che Snai sono in calo sul mercato di Piazza Affari, anche se per la seconda il ribasso è decisamente più consistente.
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