(9Colonne) – Bruxelles, 4 mag – La Commissione Ue ha certificato oggi che “il passaggio all’euro della Slovenia è avvenuto rapidamente e senza intoppi e, per quanto il prezzo di taluni prodotti e servizi sia cresciuto, l’inflazione globale è rimasta nel complesso stabile”. “L’adozione dell’euro da parte della Slovenia è avvenuta rapidamente e senza intoppi, il che dimostra ancora una volta l’importanza di prepararsi accuratamente e tempestivamente e di fornire per tempo le informazioni necessarie sull’euro”, ha detto il commissario europeo per gli affari economici e monetari Joaquin Almunia. La Slovenia ha adottato l’euro il 1° gennaio 2007. Contrariamente al primo gruppo di paesi, che dapprima hanno fissato irrevocabilmente il tasso di conversione della loro valuta in euro nel 1999 (2001 per la Grecia) e solo tre anni dopo (un anno dopo per la Grecia) hanno introdotto il contante, la Slovenia ha optato per l’approccio “Big Bang”, in cui i due eventi hanno luogo simultaneamente. Tutti i paesi della UE che devono ancora adottare l’euro e hanno preparato un piano di transizione nazionale si orientano anch’essi verso un approccio “Big Bang”, il che è logico dato che l’euro è in circolazione da cinque anni. Il passaggio della Slovenia dal tallero all’euro è stato agevolato dal fatto che gli sloveni avessero già familiarità con l’euro, in particolare per via della loro vicinanza all’Austria e all’Italia. E proprio l’esperienza italiana – dove la dinamica dei prezzi è sostanzialmente sfuggita a ogni controllo – è stata messa a frutto dalle autorità di Lubiana. Nel complesso nei primi quattro mesi di quest’anno i prezzi sono cresciuti dell’1,3% a fronte dell’1,5% per lo stesso periodo del 2006.
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