(9Colonne) – Roma, 1 ago – Un popolare sito iraniano, Baztab, vicino al movimento dei Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione, ha accusato la Mostra Internazionale di Cinema di Venezia di essere gay, omettendo però la parola dispregiativa per omosessuale (‘kunì’), il cui uso è vietato dalla Repubblica Islamica. Lo riferisce il sito PeaceReporter, aggiungendo che il riferimento è al cosiddetto ‘Leone Gay’, ovvero l’annunciato premio per film sul tema delle differenze di orientamento sessuale che dovrebbe essere assegnato a una pellicola proposta in una sezione esterna alla Mostra del Cinema. Baztab non ha gradito l’iniziativa ed ha bollato la decisione della Biennale di dare maggiore visibilità agli omosessuali, come “un segno evidente del degrado di questo appuntamento cinematografico, che rispecchia il degrado morale dell’Occidente”.
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