Tra i problemi che i nostri lettori incontrano nell’attivita’ di investimento, quelli relativi ai sistemi di esecuzione occupano una posizione di rilievo. Proteste per malfunzionamenti dei sistemi offerti dai vari broker online o per lunghe attese al telefono con gli intermediari finanziari tradizionali sono all’ordine del giorno.
Tralasciando l’eventuale responsabilita’ delle istituzioni finanziarie che offrono questi servizi, spesso il problema sta nel fatto che gli investitori pretendono dai sistemi di gestione degli ordini prestazioni che essi non sono in grado di fornire. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo chiesto a Michele Marotta, proprietary trader a New York e ospite sul Forum di Wall Street Italia in due occasioni negli ultimi mesi, alcune considerazioni in merito per quanto riguarda gli Stati Uniti.
I trader individuali, soprattutto per quanto riguarda le operazioni a breve, partono spesso da una situazione di svantaggio rispetto ai professionisti, che si avvalgono delle risorse umane, finanziarie e tecniche delle societa’ d’intemediazione. Tuttavia, l’avvento dei sistemi d’esecuzione tramite Internet ha ridotto notevolmente il divario. Almeno negli USA.
Negli Stati Uniti esistono diversi sistemi di gestione degli ordini ad accesso diretto (direct access) che possono rispondere adeguatamente alle esigenze dei trader individuali e che sono da preferire sia agli intermediari finanziari tradizionali che ai broker online (intermediari di tipo tradizionale che danno la possibilita’ d’inserire l’ordine tramite computer).
Se si dispone di un sistema di direct access, per gli ordini su titoli NASDAQ le proposte d’acquisto e di vendita dei singoli investitori sono mostrate direttamente sui terminali NASDAQ. In altre parole, l’ordine raggiunge direttamente il mercato, senza intermediari o filtri di altro tipo, e viene mostrato immediatamente a potenziali controparti di mercato. In questo modo l’investitore individuale puo’ effettuare, almeno teoricamente, l’attivita’ di compravendita al pari dei market maker, e quindi cercare di comprare denaro e vendere lettera.
Per quanto riguarda il New York Stock Exchange, se si utilizza un sistema di direct access l’ordine puo’ essere inserito sul SuperDOT e quindi arrivare direttamente alla postazione dello specialista. Alcuni di questi sistemi di direct access sono aperti alla clientela internazionale e costituiscono l’alternativa piu’ plausibile al trading nel breve periodo.
Per evitare inconvenienti ed incorrere in delusioni dovute alla mancata performance del sistema di esecuzione utilizzato, ogni mercato deve essere analizzato nel dettaglio nei suoi meccanismi operativi e tecnici. Parte integrante del lavoro di un buon trader e’ infatti possedere una conoscenza dettagliata delle possibili alternative per impartire gli ordini, nonche’ del successivo adattamento della strategia di trading al sistema d’esecuzione piu’ confacente alla stessa.
I parametri piu’ importanti da considerare sono la riduzione al minimo degli “anelli” tra chi impartisce l’ordine e l’arrivo sul mercato, l’affidabilita’ e i costi.
Maggiore e’ il numero degli anelli tra l’ordine e l’arrivo sul mercato, maggiore e’ la possibilita’ di problemi quali ritardi ed errori di trasmissione.
L’affidabilita’dei sistemi computerizzati e’ fondamentale, e bisogna sempre avere un’alternativa immediatamente utilizzabile in caso di malfunzionamento. I costi poi possono essere decisivi, in quanto la struttura degli stessi, valutata alla luce della propria strategia, puo’ avere un impatto notevole sui risultati.
Non bisogna forzare la strategia nel sistema d’esecuzione prescelto ma l’opposto, cioe’ tener conto delle limitazioni che esistono nell’esecuzione e integrare tali limitazioni nella strategia stessa. Per esempio, sui mercati USA, non disponendo di un sistema d’esecuzione di direct access, con connessione Internet ad alta’ velocita’, sarebbe meglio non avventurarsi in strategie di scalping, ossia quelle che mirano ad ottenere un profitto da piccole variazioni di prezzo che vanno da qualche secondo ad alcuni minuti.
Per i titoli OTC – Pink Sheet oppure Bulletin Board bisogna avere familiarita’ con il trading di titoli non liquidi. Meglio in ogni caso essere prudenti. E’ suggeribile non impartire ordini al meglio (market order), ma ordini con limite di prezzo (limit order). E’ necessario fare l’opportuna ricerca sulla societa’ considerando che e’ piu’ difficile ottenere un profitto di trading. Non e’ prudente allocare una parte sostanziale del capitale su tali titoli, considerato il maggior rischio e le connesse difficolta’ a limitarlo. Non e’ consigliabile l’uso della leva finanziaria, e in ogni caso molti di questi titoli non si possono acquistare al margine. Bisogna tenere conto delle difficolta’ operative, quali il ritardo nel riportare l’eseguito e, spesso, l’impossibilita’ di impartire, perche’ i broker non li accettano, ordini stop limit (ordini stop ma con un limite di prezzo definito, altrimenti l’ordine non viene eseguito).
*Michele Marotta e’ proprietary trader a New York