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Siria: sempre peggio, esercito spara contro i manifestanti

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Beirut – Le forze di sicurezza siriane hanno aperto il fuoco contro manifestanti a nord di Damasco e nei pressi di Homs, città nel centro della Siria. Lo riferiscono testimoni oculari citati da attivisti siriani su Twitter.

Secondo le testimonianze riportate sulla sua pagina Twitter da SyrianJasmine, pseudonimo di un attivista siriano di spicco, gli agenti avrebbero aperto il fuoco contro manifestanti nei pressi della moschea Nuri di Homs, mentre un altro attivista, che scrive con lo pseudonimo di ZaynSyria, altri dimostranti sarebbero stati bersaglio del fuoco di forze di sicurezza a Tall, sobborgo a nord di Damasco.

CARRI ARMATI NEL CENTRO DI HOMS – I carri armati dell’esercito siriano sono entrati poco fa nel centro di Homs, a nord di Damasco, per reprimere le manifestazioni anti-regime. Lo riferiscono testimoni oculari da Homs citati dal sito di monitoraggio Rassd, che trasmette anche su Twitter.

RADUNO ANTI-REGIME NEL CENTRO DI DAMASCO – Un numero imprecisato di persone sono scese in strada oggi in un quartiere centrale di Damasco e si sono radunate gridando lo slogan “Il popolo vuole la caduta del regime!”. Lo riferisce la tv panaraba al Jazira, che precisa che il raduno è in corso a Midan, rione a maggioranza sunnita della capitale.

L’emittente panaraba sta diffondendo le immagini, registrate “poco fa” e parte di un video amatoriale, di un corteo di decine di manifestanti siriani radunati nel quartiere di Midan che scandiscono lo slogan ormai celebre delle rivolte arabe e che poi cominciano a correre in fuga, forse, dalle cariche delle forze di sicurezza. I manifestanti si sono radunati subito dopo la fine della tradizionale preghiera del venerdì musulmano.