La Siria intende aprire una Borsa per le contrattazioni azionarie nei prossimi sei mesi, nonostante le violenze nel vicino Libano fra Israele e Hezbollah rendano gli investitori diffidenti nei confronti dell’azionario dell’area. Lo annuncia Mohammad Al Emady, responsabile della Consob siriana, la Syrian Commission of Financial Markets and Securities. “Ci sono investitori stranieri che mi rincorrono affinché apra una Borsa”, afferma ieri Al Emady, a margine di una conferenza sui mercati azionari mediorientali in corso a Londra.