Società

SILVIO BERLUSCONI SEGUE WALL STREET ITALIA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il premier esce dal torpore e dopo un assoluto silenzio fa al paese la sua prima dichiarazione “economica” sul salvataggio della Grecia. WSI aveva scritto ieri che Silvio Berlusconi “era l’unico leader europeo a non aver fiatato sulla crisi greca, perche’ troppo occupato dai litigi con Fini e a salvare il PDL”.

Dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi:

“Proprio in queste ore abbiamo avuto una conferma, che i giornali hanno sottovalutato, della fiducia che i mercati internazionali ripongono nel nostro Paese e nel suo governo. I nostri titoli di stato hanno riscosso l’approvazione degli investitori non solo italiani ma anche stranieri nell’asta di ieri mattina. La richiesta è stata addirittura più alta rispetto ai titoli che offrivamo: una richiesta di 12 miliardi e mezzo di euro contro i 7,5 miliardi che abbiamo offerto”.

“Credo che sia davvero un segno di assoluta tranquillità. Quanto alla politica che stiamo praticando, siamo rimasti fedeli al principio che occorre aiutare il vicino quando la casa brucia e certo nel caso che si profila adesso con la Grecia, non solo per la comune appartenenza all’unione europea ma anche e soprattutto per evitare che l’incendio possa propagarsi alle case circostanti. Proprio in queste ore, in continuo contatto con il ministro del tesoro Tremonti stiamo mettendo a punto il decreto legge con il quale l’Italia darà probabilmente cinque miliardi e mezzo di euro alla Grecia per difendere la nostra comune moneta dalla speculazione. Questo significa difendere anche e soprattutto i nostri risparmiatori, le nostre famiglie, tutti i cittadini”.

Leggere tutto l’intervento del premier (SCRITTO E AUDIO) sul sito dei Promotori della Liberta’

Giovedi 29 in un articolo intitolato:

GRECIA: ALTISSIME PROBABILITA’ DI CRACK

WSI scriveva tra l’altro queste parole:

In INSIDER riveliamo anche la posizione della nostra traballante Italia che oggi ha una triste leadership: il piu’ grande (e crescente a tassi impressionanti) debito pubblico d’Europa nonche’ il terzo maggiore del mondo, e cio’ anche per buona pace del ministro dell’Economia Giulio Tremonti (che questi dati li conosce perfettamente) e per quei grandi conoscitori di mercati finanziari come Bonaiuti, Bossi e Fini che l’altro giorno si sono lanciati in incaute dichiarazioni su crisi greca, titoli di stato e dintorni senza in realta’ capirne nulla.

Il premier Berlusconi e’ occupato a sfogare le sue ire contro Gianfranco Fini per evitare la fine del PDL e a queste robe finanziarie – le uniche cose serie che contano anche per le ricadute su ogni singolo cittadino – figuriamoci se si degna di dedicare il suo prezioso tempo. Berlusconi, diciamolo, e’ l’unico leader europeo che sulla crisi greca non ha fiatato.

Con la sua dichiarazione di oggi sul sito dei Promotori della Liberta’ il premier ha finalmente interrotto il suo lungo silenzio in materia di economia e politica economica, silenzio che aveva lasciato increduli i governi delle altri capitali europee proprio nella settimana, per l’UE, di piu’ profonda e grave crisi di sempre. Ci fa piacere quindi che a Palazzo Chigi si legga Wall Street Italia e soprattutto si seguano i nostri umili suggerimenti. Anche perche’ cio’ dimostra che NON essere di parte ma perseguire invece soltanto l’interesse dell’Italia, paga.

PS: Ci permettiamo di far notare comunque che l’asta di titoli Stato del Tesoro italiano del 29 aprile non e’ andata cosi’ bene. Il collocamento per importi molto superiori all’offerta e’ assolutamente la norma sui mercati finanziari per i bond di qualsiasi nazione facente parte del G8, e in questo caso la domanda e’ stata piu’ fiacca del solito. Inoltre per l’asta di Cct con scadenza 2017 il Tesoro e’ riuscito a collocare solo 1,160 miliardi di euro a fronte di un importo massimo offerto di 1,5 miliardi. Quindi l’asta non e’ andata un granche’. E quel che e’ peggio i tassi di interesse (rendimenti) sono risultati parecchio in crescita su tutte le scadenze.