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Sicurezza carte di credito, contro clonazione meglio il chip

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ROMA (WSI) – Cresce in tutta Europa l’allarme per il fenomeno del card skimming, ovvero per la clonazione delle carte di credito attraverso la semplice “strisciata”. Diversi Paesi hanno infatti denunciato un aumento dei casi fraudolenti, i cui danni ammontano a svariati milioni di euro. Solo in Gran Bretagna, secondo la Cards Association, sono stati sottratti ben 185 milioni di euro nel primo semestre 2012.

Niente panico però: le carte sono strumenti generalmente sicuri, soprattutto quelle dotate del chip. Le tessere più vulnerabili alle frodi sono appunto quelle che possono essere usate solo con la strisciata, perché hanno soltanto la banda magnetica. Per rimediare a questo difetto, la maggior parte degli istituti sta infatti provvedendo alla sostituzione obbligatoria delle vecchie
Visa, MasterCard e altre per tutti i loro clienti.

“Le attuali carte di credito (tipo Visa, Mastercard, …) e di debito (tipo bancomat) – ha spiegato Antonio Lioy, professore al Politecnico di Torino ed esperto di Sicurezza Informatica – usano una doppia tecnologia: hanno i dati registrati sia sulla banda magnetica sia sul chip. Il chip non si può clonare ma la banda magnetica è molto facile da copiare. È quindi diffusa la tecnica di inserire sulla fessura (dove bisogna introdurre la carta) un cosiddetto “skimmer”, un piccolo apparecchio in grado di leggere i dati della banda magnetica e memorizzarli. In questo modo è possibile clonare la carta (solo la banda magnetica, non il chip) ma per usarla (a parte rari casi, come il pagamento dei pedaggi autostradali) occorre anche il PIN”.

La cronaca ci riporta però innumerevoli casi che dimostrano quanto i clonatori siano ormai bravissimi e impieghino tecnologia sempre più avanzata. Come difendersi allora? Intanto, lo abbiamo imparato, se la nostra carta ha il chip è meglio usare solo quello e non la classica “strisciata”. Il campionario di tutele tuttavia è più lungo, come spiega lo stesso Lioy: proteggere con la mano la tastiera da occhi indiscreti o telecamere, controllare che sulla tastiera non ci siano strati di plastica o metallo e, in casi troppo sospetti, non effettuare il pagamento o il prelievo.

“Controllare sempre, regolarmente – prosegue Lioy – il proprio estratto conto (meglio tramite Internet che aspettare il resoconto trimestrale) ed avvisare subito la propria banca in caso si notino operazioni illecite. Se la propria banca o gestore della carta di credito offre il servizio SMS (avviso ogni volta che la carta viene usata) attivarlo in modo da rilevare tempestivamente usi illeciti”. Ovviamente, se ancora non fosse arrivata la sostituzione obbligatoria, sollecitare la banca per avere una carta di nuova generazione.

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