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SICUREZZA AEREA: ARRIVA LA RICOGNIZIONE FACCIALE

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Dopo gli attentati dell’11 settembre gli aeroporti statunitensi sono alla ricerca di nuovi e piu’ efficienti sistemi di sicurezza.

E’ di giovedi’ la notizia che sono stati testati con successo i sistemi di ricognizione facciale all’areoporto Logan di Boston, dal quale erano decollati due degli arei dirottati l’11 settembre.

Visionics Corp (VSNX – Nasdaq) e Viisage Technology (VISG – Nasdaq), le societa’ che hanno fornito i dispositivi, hanno confermato che sono questi sono stati in grado di riconoscere il 90% del campione di individui prescelto.

Tuttavia, dai risultati di un altro test effettuato dall’American Civil Liberties Union (ACLU) all’areoporto internazionale di Palm Beach, in Florida, si nota che i sistemi di Visionics hanno fallito nel 52,3% dei casi.

Un portavoce di Visionics ha giustificato il risultato non soddisfacente dichiarando che la tecnologia della ricognizione facciale non ha ancora raggiunto la sua piena potenzialita’ di applicazione e necessita di ulteriori perfezionamenti.

L’amministratore delegato di Visionics, Joseph Atick, ha difeso il proprio prodotto facendo riferimento al successo di un altro test, effettuato all’areoporto internazionale di Dallas, in Texas.

In quell’occasione la percentuale di riuscita si sarebbe attestata tra l’85 il 93%.

A conferma delle crescente preoccupazioni per la sicurezza aerea, c’e’ la recente proposta di legge del presidente Bush.

Secondo tale proposta, ogni individuo in transito negli aeroporti Usa sara’ obbligato a portare con se’ un documento di identificazione che contenga informazioni “biometriche”, cioe’ impronte digitali o una scheda che consenta il riconoscimento facciale.

Questi nuovi dispositivi, sebbene ancora in una fase sperimentale, giocheranno un ruolo importante nel controllo e monitoraggio dell’identita’ dei passeggeri al fine di prevenire nuovi attacchi.