Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i derivati sui principali indici della borsa americana viaggiano in leggero calo, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza incerta. Cancellati cosi’ i guadagni della prima mattinata newyorchese.
Gli operatori si domandano se il salvataggio dell’Irlanda sia o meno sufficiente a risatbilire fiducia utile per una stabilita’ finanziaria nell’Eurozona. Il ripensamento del mercato e’ visibile anche sull’andamento dell’euro, che ha perso una figura dopo un iniziale entusiasmo.
Sebbene Fmi e Ue abbiano ben accolto la decisione di Dublino di accedere agli aiuti, impietosa e’ l’agenzia di rating Moody’s, pronta a una sforbiciata del debito dell’Irlanda. In generale ci si domanda quale sara’ il prossimo paese a ricorrere al salvagente dell’Unione Europea: Portogallo o Spagna?
Qualche trader, in una giornata priva di dati macro, spera di potere trovare spunti nelle poche trimestrali rimaste in calendario, tra cui quella di Hewlett-Packard stasera a mercati chiusi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna gennaio sono in rialzo dello 0.26% a quota $82.19 il barile. Il derivato con scadenza gennaio dell’oro segna +0.27% a $1355.90 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ in calo dello 0.03% a quota $1.3669.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in calo di 1.90 punti (-0.11%) a quota 1196.80.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 1.50 punti (+0.07%) in area 2135.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 12 punti a quota 11167 (-0.11%).