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SI FA IL POSSIBILE PER GARANTIRE LA LIQUIDITA’

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – Tassi di Interesse: in calo i tassi in area Euro sulla scia negativa del mercato azionario ed in seguito all’annuncio della Bundesbank di un taglio delle stime di crescita della Germania per il 2008, portate ora a 1,6%, a causa del rallentamento di investimenti ed esportazioni. Negative anche le indicazioni del dato preliminare del Pmi manifatturiero e servizi. I due indici infatti, pur rimanendo sopra 50, continuano ad evidenziare segnali di rallentamento nei due settori. Sul monetario l’asta di rifinanziamento settimanale in calendario oggi e che per l’occasione di fine anno avrà durata 16 giorni, dovrebbe drenare 36€. La Bce inoltre ha dichiarato che offrirà fondi illimitati a tutte le banche sopra il tasso del 4,21% al fine di limitare le tensioni di fine anno. L’immissione di liquidità senza limiti da parte della Bce ha un solo precedente lo scorso 8 agosto.

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Oggi è possibile assistere ad un ulteriore calo dei tassi a causa della chiusura negativa dell’azionario statunitense. Negli Usa tassi di mercato in calo su rinnovati timori sulle prospettive di crescita, dopo che l’indice di fiducia dei costruttori ha confermato il posizionamento sul livello minimo storico. Il dibattito tra gli operatori in merito al rischio stagflazione continua. Il focus si alterna dal tema inflazione a quello crescita. Il Wsj riporta alcune dichiarazioni di Plosser, membro votante Fed dal 2008, secondo cui le pressioni inflattive si starebbero estendendo al di fuori del solo comparto energetico. Al momento le aspettative di inflazione misurate in via di approssimazione mediante i Tips, si mantengono su livelli storicamente contenuti sebbene in lieve rialzo dai minimi di inizio anno.

Nel frattempo il ministro del Tesoro Paulson ha ribadito il suo supporto (insieme a quello di Bernanke) all’ipotesi di temporanea eliminazione del tetto massimo dei prestiti acquistabili dalle agenzie sui mutui, al fine di velocizzare la normalizzazione delle condizioni su tale mercato. Nel mese di ottobre sono inoltre ripresi gli afflussi di capitali verso gli Usa, soprattutto da parte di investitori istituzionali. La Cina ha invece riportato vendite nette di titoli di stato Usa per circa 9Mld$. Oggi l’attenzione sarà sui dati sul mercato immobiliare. Eventuali ulteriori segnali di debolezza da tale settore potrebbero spingere il decennale fino al supporto di 4,06%.

Valute: Dollaro ancora in recupero vs. Euro fino a quota 1,4330. L’andamento del biglietto verde sembra risentire anche della consueta contrazione dei volumi di fine anno. Ieri inoltre sono arrivate notizie positive sul fronte del deficit di partite correnti che è risultato nel terzo trimestre ancora in contrazione attestandosi ora al 5,1% del Pil, oltre l’1% in meno rispetto ad un anno fa. La conferma della rottura del supporto ieri indicato a quota 1,4470, rende possibile la continuazione del movimento della fase di apprezzamento fino all’importante supporto a quota 1,4250. Ieri lo Yen si è lievemente apprezzato verso Euro e Dollaro sulla scia dei marcati ribassi dei listini azionari. Nel corso della notte si è invece stabilizzato in linea con l’andamento contrastato dei mercati asiatici. Terza giornata di lieve deprezzamento per lo Yuan cinese vs Dollaro, nonostante ieri il Tic report abbia evidenziato come il paese stia proseguendo lentamente a ridurre i propri asset in Treasury Usa.

Materie Prime: lieve calo per il greggio Wti su timori che il rallentamento Usa possa ridurre la domanda. Negativi i metalli industriali con il rame (-2,6%) sceso ai minimi degli ultimi 9 mesi anch’esso su timori del rallentamento statunitense. Negativi anche nichel (-3,1%) e piombo (-2,8%). Intorno alla parità i metalli preziosi. Tra gli agricoli in rialzo lo zucchero (+2,7%) sulla speculazione che a gennaio possa ottenere un peso maggiore nell’AIG-Commodity index poiché è in programma il ribilanciamento del paniere. Andamento contrastato per il grano che è salito del 2,9% segnando temporaneamente un record oltre i 10$/bushel. In calo invece quello del Kansas (-1,5%), con i prezzi penalizzati dalla nevicata che ha colpito lo stato.

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