Le banche d’affari SG Cowen e UBS Warburg hanno emesso una nota positiva sul colosso informatico Ibm (IBM – Nyse).
La prima, oltre a prevedere un taglio del personale di 10.000 dipendenti, ha sottolineato che il deprezzamento del dollaro dovrebbe contribuire a sostenere i profitti societari, incrementando di 30 centesimi l’utile per azione del 2002 e del 2003.
SG Cowen ha cosi’ aumentato le stime sull’utile per azione del 2002 di Ibm da $4,40 a $4,55. Rivisti al rialzo anche gli eps del 2003 da $5,30 a $5,40.
La banca d’affari ha inoltre aggiunto che l’azione risulta ancora sottovalutata, fissando un target sul prezzo a quota $112.
Anche UBS ha spezzato una lancia a favore di Ibm mettendo in luce che il suo processo di ristrutturazione aiutera’ la societa’ a migliorare la sua competitivita’ e i suoi utili. Per UBS il target sul prezzo e’ di $120.