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Sex Symbol a chi?

Da Catania a Milano, passando per Parigi, Londra, Miami e Tel Aviv: l’attore Simone Susinna si racconta tra viaggi, esperienze ed avventure

A cura di Margherita Calabi

Settimana dell’Alta Moda di Parigi. Tra un défilé e l’altro, Simone Susinna, l’attore divenuto un sex symbol grazie al suo ruolo nella saga di Netflix 365, ci incontra nell’ottavo arrondisement. Fuori i gradi sfiorano lo zero, ma lui riscalda l’atmosfera con il suo calore siciliano. 

Simone Susinna indossa una camicia in denim Dsquared2

Da piccolino giocava nei vicoli di Catania e sognava il mondo dorato della moda… Cosa c’era in quei sogni?
“Ho sempre avuto la passione per la moda. Sono cresciuto nelle strade di Catania e come tutti i ragazzini della mia età mi piaceva giocare a calcio, ma il mio sogno è sempre stato quello di diventare un modello. Un giorno a Taormina ho conosciuto Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Mi hanno detto: cosa stai facendo ancora qui? Vieni a Milano. Mi hanno convinto, sono partito con un biglietto di sola andata e non sono mai più tornato”.

Da ragazzo del sud è arrivato a Milano quando aveva diciotto anni, cosa le è mancato di più della sua terra?
“Da una città piccola come Catania sono arrivato in una città cosmopolita, veloce, internazionale. Era tutto nuovo per me. Prendevo il metrò per andare a fare i casting e a poco a poco ho cominciato a conoscere la città, a fare qualche amicizia. Noi siciliani siamo molto solari, estroversi, all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà ad instaurare dei rapporti umani, Milano era più fredda, la gente sorrideva poco. Con il tempo mi sono adattato, sono cambiato un pochino, mi sono creato una corazza, ma nel profondo del cuore sono sempre un buono”. 

Simone Susinna indossa un completo doppiopetto Dsquared2

Da modello ad attore: cosa ha suscitato il suo interesse per la recitazione?
“Non era nei miei piani fare l’attore. Da modello avevo già fatto tanto, la moda era cambiata, non era più quella degli anni ‘90 che piaceva a me. Stavo pensando di lasciare tutto e tornare in Sicilia quando la produzione di Netflix mi ha contattato su Instagram, pensavano fossi il volto perfetto per una nuova serie televisiva. Avevo visto il primo film di 365 e ho colto la palla al balzo. Sono uno scorpione ascendente scorpione, ho bisogno di adrenalina nella mia vita e questa esperienza era proprio quello che cercavo. Poi è arrivata la proposta per il mio terzo film, Heaven in Hell, il primo ad uscire al cinema in tutto il mondo. Devo ammettere che 365 ha cambiato la mia vita: la gente mi riconosce ovunque, anche nei posti che non sono rintracciabili sulla cartina geografica. È qualcosa che trovo incredibile”. 

Quali sono gli attori che ammira di più?
“Mi piace molto Brad Pitt, il suo stile, il suo personaggio e poi anche Johnny Depp”.  

Ha mai pensato di candidarsi come il nuovo agente segreto James Bond?
“Firmerei il contratto subito, su due piedi. Daniel Craig è un altro attore che ammiro molto. Quando ho conosciuto il mio nuovo manager ci siamo detti: da qui a cinque anni l’obiettivo è interpretare James Bond, ovviamente se decidessero di scegliere un agente 007 che non sia inglese”.

C’è un attore o un’attrice in particolare con cui vorrebbe recitare in un film?
“Monica Bellucci… Ho sempre avuto un debole per lei”. 

Qual è il suo film preferito?
“Sono sempre stato un grande amante del cinema, sto riguardando tanti film in lingua originale e mi concentro sulle movenze degli attori per imparare da loro. Ho sempre amato la trilogia del Padrino, non solo perché parla della mia terra, ma anche perché negli anni è rimasto un grandissimo capolavoro”. 

Simone Susinna indossa un blazer Dsquared2

Ora vive tra Milano e Londra. Cosa rappresentano per lei queste città?
“Milano è la città dove tutto è iniziato. Dopo undici anni, però, non mi dà più le stesse emozioni: da vero siciliano ho bisogno del sole, del mare, del caldo. Mi piacerebbe vivere a Miami, sarebbe un trampolino di lancio per il mio lavoro negli Stati Uniti. Londra è una tappa obbligatoria, ma la considero una città di transizione”. 

Il suo lavoro la porta sempre in giro per il mondo. Qual è un posto che ha scoperto recentemente di cui si è innamorato?
“Tel Aviv. Sono arrivato in questa città e ho sentito un’energia incredibile. Siamo stati nel deserto, ho visto paesaggi mozzafiato e ho percepito realmente l’amore dei miei fan. Israele è un posto magico. Gli israeliani sono molto simili a noi siciliani, sono molto calorosi e accoglienti. Un altro posto che mi affascina è Bali, una meta spirituale dove vado per ripulire le mie energie”. 

Dicono che lei è un ragazzo speciale con una grande qualità: l’umiltà. Chi le ha insegnato l’importanza dell’essere umile?
“La mia famiglia, soprattutto mia mamma. La mia famiglia è un punto di forza per me. Quando torno in Sicilia mi ricarico, stacco la spina. In questo lavoro la cosa più importante è avere delle persone accanto che ti sostengono, che ti conoscono e che sanno metterti, o rimetterti, sulla strada giusta. Penso che l’umiltà sia sempre un punto di forza. Molta gente non conosce il vero Simone, a volte posso apparire scorbutico, un poco aggressivo, ma in realtà sono molto sensibile. Quando hai successo la gente vuole avvicinarsi a te per tanti motivi, non sempre quelli giusti. Amo le persone che mi fanno stare bene, quelle che mi volevano bene prima che diventassi famoso e che mi vogliono bene anche adesso, quelle che mi amano per quello che sono realmente”. 

Da vero siciliano, lei è geloso e possessivo?
“Moltissimo, lo sono sempre stato. Negli anni sono migliorato, ora non lo dimostro più così tanto, ma non c’è niente da fare: quando una cosa è mia, è mia”. 

Tre pregi e tre difetti di Simone Susinna?
“Più che di pregi e difetti parlerei di caratteristiche: sono una persona molto solare, ho sempre avuto bisogno di energia positiva per poter risplendere. In passato mi sono circondato da persone sbagliate, negative. Siamo fatti di energia e chi ci sta vicino può avere una grande influenza su di noi. Sono molto sensibile e molto leale nell’amicizia, ma se mi ferisci non perdono. Sono anche una persona molto intuitiva, se sento che una cosa è giusta la faccio senza pensarci due volte. Mi hanno definito un sex symbol, ma io preferisco essere semplicemente Simone”.

Per finire: qual è la lezione più importante che ha imparato lavorando nel settore?
“In questi anni ho capito l’importanza del riporre la propria fiducia solo in poche persone, di saper scegliere quelle giuste. Il consiglio più prezioso che ho ricevuto? Quello di credere più in me stesso, solo così si può ottenere davvero ciò che si vuole. Sembra un cliché, ma è così: se ti concentri con costanza e perseveranza sui tuoi obiettivi, puoi realizzare tutti i tuoi sogni”.