Economia

SEMPRE PIU’ E-COMMERCE NEL FUTURO DI GOOGLE

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(9Colonne) – New York, 2 ott – Negli uffici di New York, Google ha incontrato la stampa e discusso delle prossime strategie aziendali, in particolare in rapporto a un nuovo settore di attività: l’e-commerce. Anche qui sono avvenuti profondi cambiamenti: se all’inizio l’offerta era estremamente ridotta, ora con l’aiuto dei motori di ricerca e con i nuovi strumenti del Web marketing, si possono commercializzare decine di migliaia di prodotti, ha sottolineato Tim Armstrong, presidente dell’advertising e del commercio per il Nord America di Google. La risposta di Google si chiama Asset Map: come dice la parola, una mappa degli asset di un negoziante, compresi tutti i suoi prodotti e servizi, per individuare meglio le aree non coperte e tentare un’analisi sul ritorno dell’investimento. Altri strumenti tecnologici suggeriti per l’e-commerce cercano di fornire informazioni sulla domanda in tempo reale e in maniera più precisa di una semplice analisi degli acquisti. Un altro cambiamento fondamentale che Google individua nell’e-commerce è l’esplosione del social networking e dei siti video — principalmente destinati a un’audience giovane, come Facebook, MySpace e YouTube. Questi siti creano il potenziale per campagne pubblicitarie personalizzate e mirate in un modo che non esisteva anni fa. Armstrong ha detto che il successo dei siti di social networking lo ha veramente spiazzato: “Il traffico è incredibile”, Google non si aspettava l’altissimo numero di utenti ma anche di ricerche di video. C’è poi tutto il settore della pubblicità sui cellulari, che da un lato ha dei limiti (lo schermo è piccolo, la Ram minore, la banda più lenta), ma dall’altro apre nuove possibilità: raggiungere sempre e ovunque il consumatore e poterlo localizzare con precisione. Per Armstrong la pubblicità mobile ha un enorme potenziale: “In teoria ogni telefonino può ricevere la sua pubblicità personalizzata”. Ciò non toglie che il core business di Google, la ricerca, resti fiorente, anche se diventa sempre più complesso: consumatori e uomini d’affari sono sempre più abituati a cercare sul web e stanno diventando sofisticati, nota Armstrong. Ora le ricerche sono più lunghe e molti nuovi termini sono venuti alla ribalta.