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Sell off sui futures Usa dopo dato occupazione

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New York – Una notizia del genere non se la aspettavano neanche gli analisti più pessimisti. Nel mese di agosto, gli Stati Uniti hanno creatozero nuovi posti di lavoro. L’occupazione è rimasta di fatto invariata rispetto al mese di luglio e anche il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 9,1%.

L’indicatore è peggiore delle previsioni del consensus, che aveva previsto una crescita, seppur molto anemica, pari a 70.000 unità.

I futures americani incrementano le perdite, che si fanno più pesanti anche sulle borse europee. Nella giornata di ieri la stessa Goldman Sachs aveva dimezzato le previsioni sulla crescita dei posti di lavoro, lasciando prevedere un esito del dato decisamente sconfortante.

Economia sempre più a rischio di contrazione, dunque, con la Casa Bianca che ieri ha affermato che il tasso di disoccupazione continuera’ ad essere molto alto, tra il 9,0% e il 9,1% per tutto il 2011 e anche nel 2012, anno in cui si votera’ per le elezioni presidenziali. I consiglieri economici di Obama hanno anche ritoccato al ribasso in modo netto il tasso di crescita del Pil per il 2011, dal precedente +3,1% a +1,7%.

“Gli investitori stanno realizzando quanto l’economia degli Stati Uniti e del mondo sia rallentata – ha commentato in una intervista a Bloomberg Adam Cole, responsabile globale del mercato dei cambi presso RBC Capital Markets – I problemi che esistono negli Stati Uniti affondano le loro radici nell’assenza di una crescita sostenibile dell’occupazione”.

Sui cali in premercato si mette in evidenza anche la flessione di Bank of America, dopo la notizia relativa alla causa lanciata dagli Stati Uniti contro 12 banche sui trucchi che hanno scatenato la crisi subprime. Il titolo perde il 7% circa.

Sul fronte valutario l’euro recupera nei confronti del dollaro, a quota $1,4260 (anche se su base percentuale il rialzo è decisamente frazionale), mentre crolla di nuovo contro il franco svizzero, a 1,1061 (-2,40%) e contro lo yen, a JPY 109,19 (-0,49%).

Da segnalare i rendimenti a dieci anni dei Bund tedeschi che testano il record minimo, calando al 2,01%. I rendimenti a dieci anni dei Treasury scendono invece di 4,3 punti base, al 2,055%.

Sul fronte delle commodities, la rinnovata avversione al rischio porta i prezzi dell’oro a incrementare i guadagni e balzare più del 2,5%, a $1.875,10 l’oncia, mentre i futures sul petrolio sono in calo del 2,64% a quota $86,58.

Intanto alle 14.54 (le 8.54 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 18,10 punti (-1,51%), a 1.182,90.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 28,25 punti (-1,27%), a 2.189,75.

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 142 punti (-1,24%), a 11.323.