Bangkok – Gli indici azionari asiatici stanno registrando il calo più significativo dal 15 marzo, con il taglio del rating della Grecia da parte di Fitch e con il giudizio negativo di Standard & Poor’s sull’Italia che aumentano i timori sulla situazione del debito in Europa. I segnali vanno a unirsi ai dati poco rassicuranti sulla situazione dell’economia USA e del Giappone.
L’indice MSCI Asia Pacific perde oltre il punto e mezzo percentuale. Dopo un inizio più moderato, l’indice Shanghai Composite della Cina va a registrare la perdita più consistente (-2,69%). In forte ribasso anche il KOSPI di Seul (-2,64%), a cui segue l’ASX200 dell’Australia (-1,88%), l’Hang Seng di Hong Kong (-1,85%), lo Straits Times di Singapore (-1,68%) e il SET della Tailandia (-1,23%). Il NIKKEI di Tokyo chiude a 9.460,63 punti (-1,52%).
“Il rischio più grosso riguardo l’Europa è quello di un contagio globale”, ha detto a Bloomberg Prasad Patkar di Platypus Asset Management. “Il ricordo della crisi finanziaria è ancora vivo negli investitori e nessuno vuole ritornare al punto di partenza”.
Il dollaro ha avuto il piu’ forte rialzo dall’11 maggio, mentre l’euro e’ in calo su 12 delle 16 maggiori valute a $1.4049 da $1.4161.
Tra le materie prime, i metalli e quelle del settore energia sono in calo. Brent a $110,42 (-1,75%). Oro poco variato (-0,01%) a $1.508,8.