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Sell copiosi a Wall Street: S&P500 chiude ai minimi 2011

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New York – Il mercato azionario Usa ha accentuato il ribasso, dopo una mattinata contrastante. Il Dow Jones industrial chiude in calo di 258,08 punti, cioe’ -2,36%%, lo S&P 500 -2,85% a quota 1.099,23, che al di sotto del precdente minimo dell’anno di 1.119 (8 agosto) infine il Nasdaq Composite perde -3,29%, a 2.335,83 punti.

Tutti e 10 i comparti dell’indice S&P sono in netto ribasso: banche, energia, consumi. Il rendimento del titolo Usa a 10 anni e’ sceso all’1,756%, dall’ 1,91% di venerdi’, alla luce della fuga sugli asset piu’ sicuri.

“Il mercato continuera’ a tradere guardando solo a quel che accade in Europa” dice Quincy Krosby, market strategist di Prudential Financial. “I numeri sulla Grecia non convincevano l’anno scorso e convincono ancor meno oggi. Il mercato lo sa”.

La giornata era cominciata meglio. Grazie ai dati macro inaspettatamente positivi, Wall Street aveva ridotto le perdite dopo un avvio all’insegna della debolezza. La borsa Usa era riuscita a raddrizzarsi e trova la forza per limitare i danni all’apertura dell’ultimo trimestre dell’anno.

Dopo la pubblicazione dei dati macro sull’attivita’ manifatturiera e la spesa delle costruzioni, entrambi risultati migliori delle previsioni, gli indici avevano ridotto i cali iniziali, mentre il dollaro e’ sceso dai massimi di seduta.

Il mercato Usa viene dalla peggiore prova trimestrale dal 2008, con le banche principali d’Europa impegnate a valutare i rischi di un default della crisi greca.

In generale occhi sempre puntati sulla Grecia, che nel fine settimana ha ammesso che non riuscirà a rispettare gli obiettivi sul deficit del 2011. “Rimangono tre mesi critici per chiudere il 2011, e le stime del deficit all’8,5% del Pil possono essere raggiunte se i meccanismi imposti dallo stato e i cittadini rispondono in maniera opportuna”, si legge nella nota ufficiale del Ministero delle Finanze.

Secondo il presidente della Fed di Dallas Richard Fisher, negli Stati Uniti l’inflazione scendera’ al 2% quest’anno. In un’intervista rilasciata all’emittente CNBC Fisher, come evidenziato da tale trend al ribasso dei prezzi, non e’ preoccupato sulla stabilita’ dei prezzi al momento. L’indice CPI dei prezzi al consumo e’ sopra al 3%.

In ambito di notizie societarie Citigroup cede terreno dopo che la banca ha annunciato che ricevera’ una multa per via della violazione delle norme da parte della sua divisione commerciale giapponese.

Yahoo! fa un balzo di oltre il 5% dopo essere finita nel mirino di Alibaba. Il presidente del gruppo cinese ha detto di essere molto interessato all’acquisto dell’azionista americana.

Tra gli altri titoli di interesse: Intel, che ha siglato un accordo per acquistare Telmap, produttore israeliano di software per navigazione mobile. Barclays e Bank of America starebbero pensando di vendere – secondo fonti anonime – le partecipazioni che entrambe detengono nella società di appartamenti Archstone.

Intanto sul fronte valutario, l’euro accelera al ribasso nei confronti del dollaro a quota $1,3181 circa. La moneta unica torna piatta sul franco svizzero a CHF 1,2138, mentre cede contro lo yen, a JPY 100,93.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio sono a quota $77,61 al barile, mentre le quotazioni dell’oro rimbalzano a $1.657,7.