Seduta in deciso ribasso per le borse americane.
Dopo i rialzi delle ultime cinque settimane, determinati in larga parte dalle aspettative di sviluppi positivi, gli investitori sembrano essere tornati a concentrarsi sui dati reali.
Secondo gli operatori, le indicazioni che giungono dal mercato sono preoccupanti. La forte accelerazione di indicatori come il TRIN (rapporto tra volume dei titoli in rialzo e quello in ribasso fratto numero dei titoli in rialzo su numero dei titoli in ribasso), ad esempio, e’ un segnale che l’azionario inizia ad essere poco propenso a mettere a segno ulteriori rialzi.
Considerate la performance a cui abbiamo assistito nelle ultime ottave e le prospettive economiche ancora molto fosche, quanto sta accadendo non deve stupire piu’ di tanto. In questo scenario e’ possibile assistere ad un rinnovato interesse per investimenti privi di rischio, anche se i corporate bond rimangono ancora molto forti.
Da segnalare inoltre la forte accelerazione dell’indice che misura la volatilita’ dell’S&P 100, il VIX (VIX – CBOE), che dopo aver toccato i minimi dell’anno nelle ultime sedute, oggi e’ in rialzo dell’8%.
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A deprimere i mercati sono i timori di scenari deflazionistici, dopo i dati allarmanti della scorsa settimana, e la corsa al ribasso del dollaro. Sulla scia delle dichiarazioni del ministro del Tesoro Snow, che confermano l’abbandono della politica della valuta forte, il biglietto verde ha sfondato anche la soglia psicologica di $1,17 contro l’euro, arrivando a toccare 1,1736. La moneta del Vecchio Continente supera cosi’ la quotazione del primo gennaio 1999, suo giorno di nascita, e si avvicina ai massimi storici di 1,1885.
Pesa anche la crisi delle banche giapponesi, che ha affossato la borsa di Tokyo.
Sul fronte macroeconomico, il dato sul Superindice di aprile (+0,1%, in linea con le attese) conferma una ripresa tiepida, che per il momento non da’ segni di voler accelerare.
Per quanto riguarda i profitti delle aziende, positive le indicazioni provenienti dal settore retail (RLX), con Campbell Soup (CPB – Nyse), Lowe’s (LOW – Nyse) e Toys “R” US (TOY – Nyse) che hanno registrato risultati superiori alle attese. Dopo la chiusura degli scambi, occhio ai numeri del colosso dell’hi-tech Agilent (A – Nyse), che anticipa la trimestrale della casa madre Hewlett-Packard (HPQ – Nyse).
A livello settoriale, da segnalare la buona performance del settore biotech, trainato dai guadagni di Genentech (DNA – Nyse), dopo l’approvazione in tempi record di un farmaco contro il cancro.
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