Andamento contrastato per gli indici azionari statunitensi in una giornata caratterizzata dalle scadenze tecniche. A meta’ seduta il Dow e’ stabile in netto rialzo, mentre il Nasdaq balla sulla parita’.
A livello settoriale, acquisti su finanziari (DJ_FIN), farmaceutici (DRG) e utility (UTY). In calo invece oro (GOX), semiconduttori (SOX), e software (GSO).
Oggi e’ il giorno delle quattro streghe (“quadruple witching”): scadono infatti le opzioni su titoli e future e i future su indici e titoli. Occhio alla volatilita’ (VIX) nella seconda parte della sessione, che potrebbe accelerare in una direzione o nell’altra anche senza una valida motivazione dal punto di vista fondamentale.
Gli operatori si chiedono intanto quanto ancora potra’ durare il rally dei mercati. “Nelle ultime sedute, l’attesa per la scadenza delle opzioni ha distorto i movimenti dei prezzi – osserva Richard Dickson, analista tecnico di Lowry Research -, ma l’attivita’ di mercato nella prossima ottava ci dira’ se una correzione e’ alle porte o se gli indici hanno ancora spazio per salire”.
Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 756 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 809 milioni. Al NYSE i titoli in rialzo erano 1.653, contro 1.396 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 1.465 a 1.415. I nuovi massimi al NYSE erano 63, contro 2 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 78 a 5. L’indice della volatilita’ implicita VIX segnava un ribasso del 3,91%, a 21,15 punti. Al mercato dei Treasury, il rendimento sulla scadenza a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si attestava al 3,37%, mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,16%. Ricordiamo che lo yield segue un andamento inverso rispetto ai prezzi. Da segnalare che il rendimento sui titoli a 2 anni continua a muoversi sotto il tasso sui Fed Fund, un evento verificatosi solo altre cinque volte negli ultimi 14 anni e seguito in ciascuna occasione da una revisione al ribasso del costo del denaro.
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In una giornata priva di dati macroeconomici, gli investitori si concentrano sulle notizie che arrivano dal fronte societario.
Occhi puntati sul colosso automobilistico General Motors (GM – Nyse), che emettera’ bond per un valore di $10 miliardi per rifinanziare il fondo pensioni. Il titolo della blue chip del Dow Jones e’ in buon rialzo negli scambi.
Acquisti anche sulla conglomerata General Electric (GE – Nyse). Ieri, le voci di un possibile profit warning avevano portato il titolo a registrare forti perdite. Invece e’ arrivata la sorpresa positiva: la prima societa’ al mondo per capitalizzazione di mercato ha confermato le previsioni sull’EPS del secondo trimestre e dell’intero 2003.
Nel settore software continua la battaglia tra Oracle (ORCL – Nasdaq) e PeopleSoft (PSFT – Nasdaq). Oggi i vertici di PSFT hanno ribadito il “no” all’offerta di Larry Ellison, giudicandola pericolosa per il futuro della societa’.
Cresce intanto l’attesa per la decisione della banca centrale USA sui tassi d’interesse, attesa che ieri aveva determinato forti oscillazioni sul mercato del reddito fisso. I future sui Fed Fund danno al 72% la probabilita’ di un taglio di 50 punti base, ma gli esperti sono divisi sull’entita’ della revisione. Ricordiamo che la riunione del FOMC e’ fissata per il 24-25 giugno.
Da segnalare che la banca d’affari Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni sul Pil del 2003. Alla luce del miglioramento delle condizioni finanziarie negli ultimi mesi, il broker giudica la ripresa economica “piu’ sostenibile” e prevede utili societari piu’ solidi rispetto allo scorso anno.
Al mercato valutario, l’euro continua a perdere terreno nei confronti del dollaro.
Al New York Mercantile Exchange, il prezzo del petrolio si riporta sopra i $30 sull’onda del calo della produzione.
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