New York – Il momento scelto per raggiungere un accordo per salvare la Grecia e’ stato propizio, secondo Deutsche Bank, ma non sono stati offerti abbastanza dettagli sulle misure di aiuto.
Ad esempio – ha dichiarato a Bloomberg Gilles Moec, chief economist europeo della banca tedesca – sull’intervento del fondo salva stati EFSF non sono state comunicate le meccaniche di azione e le condizioni. Anche sul tempismo si sa ancora troppo poco.
Hanno ampliato le risorse e il potere di azione del fondo, “ma non in maniera sufficiente da aiutare l’Italia. Spagna e Belgio si, ma per Roma c’e’ solo una soluzione”.
Per scongiurare il rischio di contagio del nostro paese, “se le cose si mettessero veramente male, l’unica cosa che salvera’ l’Italia dal caos totale sara’ un intervento della Banca Centrale Europea”, ha dichiarato l’analista intervistato da Maryam Nemazee durante la trasmissione “The Pulse”.
Bisognera’ inanzitutto evitare il contagio della Spagna che, da parte sua, non preoccupa per le sue politiche in materia fiscale. Il vero problema e’ un altro e riguarda le sue banche. “Abbiamo la certezza che se la Spagna non riuscira’ a ricapitalizzare le sue banche con successo “verranno aumentate le risorse dell’EFSF prima o poi quest’anno”. Ma al momento non hanno bisogno di denaro fresco: “Per la Spagna la strategia e’ aspettare fino a settembre”.
Quello che conta e’ se ci sara’ o no questo nuovo incremento tecnico delle forze, diciamo, in ottobre”. Dovrebbe essere fattibile aumentare le risorse per aiutare la Spagna. Ma non per l’Italia, dove la situazione e’ completamente differente.
L’Italia non ha una questione difficile da risolvere al piu’ presto, ma e’ sottoposta all’attacco degli speculatori. Sono bastati infatti volumi molto bassi per destabilizzarne il mercato: “Persino un piccolo intervento delle autorita’ e dell’EFSF potrebbe avere un impatto significativo sui mercati”.
Ma per difendere l’Italia dagli attacchi cio’ non e’ fattibile ora, ci vuole del tempo. Pertanto “l’unica soluzione, se la situazione dovesse aggravarsi, sarebbe un intervento della Bce”.