*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
La notizia era attesa da tempo vista l’ampia diffusione nel resto d’Europa. Finalmente anche gli investitori italiani potranno investire con i certificati senza il limite di una scadenza fissa, grazie agli Open Certificates. La prima emissione di questa nuova tipologia di certificati consentirà, a partire da lunedì 9 luglio, di puntare sulla crescita dell’ECPI Global ECO Real Estate&Building, un indice composto da 25 titoli mondiali di società attive nel settore Ecoimmobiliare.
Le società, che devono rispettare il criterio di capitalizzazione minima di 1 miliardo di euro e uno scambio minimo giornaliero pari a 10 milioni di euro, per essere inserite nell’indice devono essere attive nell’ambito di design, edilizia, costruzioni e demolizione che rispettino l’ambiente e ottimizzino i criteri di utilizzo dell’energia pulita e rinnovabile. Negli ultimi due anni, l’indice ha registrato una crescita del 200%.
L’assenza di scadenza rende questo certificato utilizzabile anche in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, e così come avviene già per fondi comuni ed ETF ( caratterizzati per l’appunto da una scadenza aperta), sarà possibile impostare delle strategie di accumulo mensile o periodico (già conosciuti come PAC). La logica del PAC è conosciuta agli investitori italiani da tempo in quanto ampiamente utilizzata soprattutto per l’acquisto di quote di fondi comuni di investimento.
Oltre che ai vantaggi di frazionare nel tempo l’ammontare investito e quindi avere degli esborsi contenuti, il successo dei PAC è legato al concetto di media dei prezzi di acquisto nel tempo. Infatti, l’investitore riduce il proprio rischio acquistando in diversi momenti; una volta definito l’ammontare che si vuole investire ad ogni cadenza temporale ci si disinteressa del trend di breve periodo e ad ogni ribasso si può comprare a prezzi più bassi.
Il costo per ogni acquisto è legato al solo costo di transazione di un eseguito di Borsa: l’Open Certificates è infatti quotato al SeDeX e può essere acquistato o rivenduto in qualsiasi momento sulla base dei prezzi denaro-lettera esposti dal market maker. In aggiunta alla possibilità di vendere in qualunque momento gli Open Certificates in Borsa, il portatore, successivamente al primo anno dall’emissione, può esercitarli ad una data annuale prestabilita, utilizzando un modulo apposito accluso alla documentazione d’offerta.
L’emittente può estinguere gli Open Certificates successivamente al primo anno dall’emissione, con preavviso al mercato di un mese. In entrambi i casi, il rimborso sarà calcolato in base al valore di chiusura dell’indice del relativo giorno di riferimento, meno la index fee maturata dall’emissione sino a quel momento.
La tipologia di certificato non presenta alcun rischio nascosto trattandosi in realtà di un semplice benchmark, a replica passiva dell’indice sottostante, con l’eccezione rispetto ai benchmark già quotati, di non avere una scadenza. Il costo di mantenimento dell’indice, richiesto dalla società incaricata del calcolo, è pari all’1% annuo. Il rischio è quindi assimilabile a quello di un investimento azionario. L’unica nota apparentemente “stonata” è relativa alla facoltà dell’emittente di revocare il certificato dopo il primo anno: così come la facoltà data all’investitore di esercitare ( si fa decisamente prima a vendere sul mercato) , sono clausole dovute da prospetto , ma che nella realtà, almeno per l’esperienza europea, non hanno trovato mai riscontro pratico.
D’altra parte la possibilità di poter investire su un settore ad alto potenziale di sviluppo con uno strumento che non costringe alla vendita dopo un certo numero di anni è indubbiamente un vantaggio notevole. Questo, indipendentemente dal risultato finale dell’investimento, che ricordiamo è sempre di tipo azionario e quindi rivolto ad un investitore che desideri diversificare con un grado di rischio alto. La possibilità di poter investire “ a rate”, consente tuttavia di ammortizzare tale rischio. Codice ISIN: NL0000875003
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