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Se l’Europa è in ripresa, perché banca scappa?

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NEW YORK (WSI) – Se l’Europa è ormai vicina alla ripresa, perché Deutsche Bank, la più grande banca europea e la più esposta, a livello mondiale, ai derivati, sta riducendo a dei ritmi massacranti la propria esposizione? Evidentmente si è resa conto di avere in pancia strumenti finanziari troppo rischiosi e di essere troppo sottocapitalizzata.

Gli analisti americani non sanno dare altre risposte a questa domanda, in compenso ricordano qualche numero. A Francoforte hanno scoperto di avere un rapporto di leverage un po’ troppo alto, visto al netto del capitale ibrido ed astraendo dal sistema di ponderazione per il rischio di ogni classe di attivi. Ecco allora che Deutsche Bank ha deciso di tagliare i propri attivi per 250 miliardi di euro nei prossimi due anni.

La banca tedesca in dicembre portava sulle spalle una esposizione lorda sui derivati mostruosa e pari a 55,6 trilioni di euro, più elevata perfino di quella di JP Morgan.

L’elemento era accompagnato per di più da un altro aspetto: che Deusche Bank, quanto meno a maggio 2012, aveva il core tier 1 peggiore di ogni altro istituto di credito europeo per non dire nel mondo.

Analizzando i conti si nota che, nel corso dell’ultimo anno, l’esposizione nominale in derivati netta di Deutsche Bank è scesa a un ritmo i 425 miliardi di euro a trimestre. Complessivamente dal 2011 ad oggi l’esposizione netta nominale dei valori di mercato dei derivati della banca è crollato da un totale complessivo di 16780 trilioni a “soli” 1.253 trilioni.

Il motivo di questa corsa contro il tempo fa riflettere, ma resta in ogni caso ignoto.