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(WSI) – Tassi di Interesse: in calo i tassi di rendimento dell’area euro sulla scia dell’andamento negativo dei listini azionari dell’area ed in attesa della decisione della Fed. Il differenziale 2-10 anni è sceso a 51 pb, mentre quello sul decennale Italia-Germania a 38 pb. Sul fronte macro, il dato su M3 ha registrato un rallentamento dovuto in gran parte al ridimensionamento della componente relativa agli strumenti di mercato a breve termine. Salgono invece i prestiti per il credito al consumo e per le società non finanziare, mentre rallenta la componente relativa ai prestiti per l’acquisto di case. Oggi non sono attesi dati di rilievo, gli operatori resteranno soprattutto in attesa dell’esito della riunione della Fed che sarà reso noto domani.
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Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo con pendenza di curva invariata nel tratto 2-10 anni, in una giornata sostanzialmente attendista in vista dell’annuncio della decisione della Fed di domani per la quale gli operatori si attendono in modo quasi unanime un taglio dei tassi di 50pb. Quest’ipotesi ha supportato ieri il mercato azionario consentendo un recupero trainato soprattutto dal comparto finanziario e da quello inerente i consumi.
Sul fronte macro il mese di dicembre ha confermato come il 2007 si sia concluso in modo molto negativo per il settore immobiliare, con le vendite di nuove case ai minimi degli ultimi 12 anni ed un tempo medio di invenduto record, prossimo a 10 mesi. Nel discorso sullo stato dell’unione il presidente Bush ha ammesso la fase di rallentamento dell’economia, evitando però di citare la parola recessione. A fine serata la trimestrale di American Express è risultata però deludente, non tanto per l’utile per azione, risultato in linea con le attese, quanto piuttosto per il quadro non positivo per il 2008 delineato dal Cfo della società, che ha anche annunciato accantonamenti per circa 1Mld$ in vista di perdite collegate alle insolvenze su carte di credito.
Lo stesso Cfo ha sottolineato come le condizioni sul fronte creditizio siano peggiorate soprattutto in quegli stati come California e Florida dove è stato più marcato il rallentamento del settore immobiliare. Oggi il calendario macro propone dati di rilievo che potrebbero rafforzare ulteriormente le citate aspettative sulla Fed. Nel frattempo il tasso decennale potrebbe continuare ad oscillare intorno al 3,5%.
Valute: Dollaro in marcato deprezzamento verso Euro sulla scia del consolidamento dell’attesa di un taglio della Fed da 50pb. Laddove la fiducia dei consumatori Usa fosse al di sotto delle attese, è possibile ipotizzare l’estensione del deprezzamento del biglietto verde fino alla soglia di 1,49. Yen stabile verso Dollaro ma in sensibile deprezzamento verso Euro. I dati sul mercato del lavoro nipponico hanno evidenziato a dicembre un tasso di disoccupazione stabile al 3,8% con un rapporto offerta/domanda di lavoro in ulteriore deterioramento. L’andamento della valuta nipponica risulta ancora molto legata alle vicissitudini sui mercati azionari. Una continuazione del recupero di questi ultimi in vista della Fed di domani insieme con un ulteriore rafforzamento dell’Euro vs. Dollaro, potrebbe portare il cross EuroYen in prossimità della resistenza di 160.
Materie Prime: in forte rialzo gli agricoli grazie da un lato alla debolezza del dollaro e dall’altro al forte calo del prezzo dei noli, due fattori che insieme rendono meno costose le forniture alimentandone la domanda. Nuovo massimo dell’oro che ha raggiunto i 930$/oncia, in seguito alla chiusura delle miniere sudafricane per mancanza di energia, causata dal blocco dei rifornimenti di carbone. Massimo storico del prezzo del carbone a 72,75$/t per le condizioni meteo che hanno bloccato l’estrazione in Australia ed in Sud Africa, e per l’aumento di domanda da parte della Cina che ha dovuto bloccare la produzione di alluminio e zinco. La carenza di carbone sta, infatti impattando fortemente sulle centrali elettriche cinesi (che per circa l’80% utilizzano tale minerale) dove sta imperversando una fortissima bufera di neve che potrebbe perdurare fino al 6 febbraio, data in cui inizia il nuovo anno lunare.
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