E’ prematuro fare una stima dei capitali che potrebbero rientrare con lo scudo fiscale ma con 100 mld rimpatriati ci sarebbe un buon gettito. Lo ha detto Luigi Casero, sottosegretario all’Economia, (vice di Giulio Tremonti) a margine di un convegno sullo scudo fiscale organizzato a Milano. I termini per la conclusione delle operazioni legate allo scudo fiscale potrebbero essere posticipati, ferma restando la data del 15 dicembre per il pagamento del 5% sulle somme scudate da parte degli aderenti alla misura, ha aggiunto Casero. La data del 15 dicembre “è legata alla necessità di fare cassa” in tempi rapidi e non sarebbe in discussione.
Per quanto riguarda invece la conclusione delle operazioni di sistemazione dei capitali e delle attività all’estero, Casero ha detto che “dobbiamo valutare con i tecnici se c’é questa possibilità e non crea problemi. E’ una cosa che possiamo valutare”. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!.
Casero ha risposto a una questione sollevata nel corso dello stesso incontro (con commercialisti e banchieri organizzato da Paradigma e dall’Associazione italiana private banking) dal professore emerito di scienze delle finanze dell’Università di Genova Victor Uckmar. Criticando l’anticipazione dal 15 aprile al 15 dicembre del termine per la chiusura dello scudo, ha sottolineato Uckmar, “il legislatore non si rende conto della complessità delle operazioni da completare” come, per fare un esempio, nel caso “di conferimento di un immobile in una società in un Paese estero” che deve essere costituita appositamente. “Suggerirei di mantenere la data del 15 dicembre per la raccolta del gettito – ha concluso Uckmar – e consentire di andare al 15 aprile per la conclusione delle operazioni”.