Società

Scenario shock: ricapitalizzazione del 25% delle banche europee

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Milano – Standard & Poor’s torna a parlare della crisi europea immaginando gli effetti di un ipotetico shock dei tassi di interessi sul mercato obbligazionario e sull’economia in generale. Ebbene, l’assunto, descritto nel rapporto “The Outcomes for Western Europe of a Hypothetical Interest Rate Shock, porta l’agenzia di valutazione a ritenere che le conseguenze di uno shock sui tassi di interesse sarebbero gravi e si tradurrebbero in uno shock dell’economia.

Precisamente, “riteniamo che gli effetti di uno scenario del genere nell’arco temporale di cinque anni sarebbero gravi. A essere colpiti darebbero i debiti sovrani, che punterebbero verso l’alto in Eurozona con il risultato che le posizioni fiscali sarebbero sostenibili a mala pena. In più, il nostro scenario stress scatenerebbe la ricapitalizzazione di almeno un quarto delle istituzioni finanziarie europee, situate in Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna”.

“Complessivamente riteniamo che i costi totali di ricapitalizzazione delle banche costerebbero tra i €200 e i €250 miliardi, rappresentando il 2% circa del Pil aggregato che si riferisce ai paesi di cui sopra. Gli effetti economici sarebbero particolarmente pesanti per la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo; allo stesso tempo, crediamo che l’Europa nel suo complesso dovrebbe essere capace di fronteggiare lo shock ed essere interessata da una ripresa economica. Per esempio, l’Italia e la Spagna potrebbero resistere”.

Allo stesso tempo, prosegue S&P, gli investitori scommettono sempre di più sull’imminente default di uno o tutti i default dei debiti sovrani relativi. Ciò è dimostrato dall’andamento dei prezzi dei bond e dagli spread. In ogni caso, riteniamo che tutti i paesi, a parte la Grecia (il cui rating è fissato a BB+), rientrino nella categoria di rating investment grade).