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Sbarchi in Borsa cancellati o posticipati. Slitta anche l’Ipo di OVS

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MILANO (WSI) – La catena di articoli di moda high street OVS ha reso noto in un comunicato di prevedere che l’operazione di Ipo sarà lanciata nel primo semestre del prossimo anno. Slitta di conseguenza il suo collocamento in borsa, che era stato inizialmente stabilito tra ottobre e novembre di quest’anno. OVS è controllata dal gruppo retail Coin.

La società ha annunciato la propria decisione in una nota. OVS “ha tenuto conto del positivo interesse dimostrato dal mercato, in particolare con riferimento al proprio modello di business e ai positivi risultati commerciali registrati negli ultimi periodi di riferimento, nonché dell’attuale volatilità dei mercati finanziari”.

Advisor dell’Ipo è Lazard, mentre Banca IMI, Bank of America Merrill Lynch, Goldman Sachs International e Unicredit Corporate & Investment Banking sono coordinatori globali.

Si allunga la lista delle società che rinunciano o decidono di posticipare il collocamento a Piazza Affari: tra le ultime, il gruppo cartario Fedrigoni, che ha preferito ritirare l’offerta globale di vendita e sottoscrizione delle azioni ordinarie.

Ancora prima è saltata l’Ipo di Intercos, società italiana attiva nel mercato dei cosmetici e di Italiaonline, impresa specializzata nella pubblicità su Web, che fa capo al gruppo Orascom dell’egiziano Naguib Sawiris.

Il motivo risiede nelle maggiori incertezze presenti sui mercati azionari. Il problema riguarda l’Europa intera. Stando a un rapporto di PricewaterhouseCoopers LLP, le società che sono sbarcate sui mercati europei nei primi nove mesi dell’anno hanno racconto $43 miliardi circa, più di tre volte tanto i $12,2 miliardi dello scorso anno. Dall’inizio del secondo trimestre, tuttavia, 25 società hanno ritirato le loro Ipo, contro le appena nove dei primi nove mesi dello scorso anno.