Economia

Saxo Bank: risultato elettorale UK, una opportunità per fermare Bruxelles

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ROMA (WSI) – Cosa succederà a questo punto nel Regno Unito dopo che, a sorpresa, David Cameron ha stracciato tutte le previsioni, con il suo partito che si è aggiudicato la maggioranza assoluta? Le prime teste sono iniziate già a cadere: Ed Miliband ha deciso di lasciare la guida del partito laburista, assumendosi la “piena responsabilità” per la sconfitta elettorale. Addio anche da parte di Nigel Farage, leader del partito anti-europeista Ukip, che non è stato eletto al Parlamento dalla sua circoscrizione di Thanet South e che per questo si è ritirato dalla scena politica.

Gli scenari sono diversi. Ma merita di essere menzionato quello di Lars Seier Christensen, amministratore delegato di Saxo Bank: “Il risultato elettorale in UK è la nostra occasione di dire basta a Bruxelles”.

L’esperto mette in evidenza l’ “umiliazione inflitta al partito laburista per assenza di una politica economica coerente”; fa notare che la reazione dei mercati finanziari è stata piuttosto positiva, caratterizzata dal “rally della sterlina, visto che sembra che il Regno Unito sia pronto a vivere un periodo di politica economica stabile e responsabile”.

“Mr Cameron merita la sua vittoria. La sua strategia di contenimento verso l’UKIP (partito euroscettico di Nigel Farage) è andata molto bene, ma ora ha bisogno di rispettare la promessa del referendum sul rimanere o meno in Unione europea fatta ai cittadini britannici”.

Saxo però dà un consiglio non solo a Cameron, ma anche a Bruxelles. L’Ue “non torna mai indietro e sta accentrando sempre di più il proprio ovunque”.

Lars Seier Christensen continua: “il risultato elettorale del Regno Unito è la nostra occasione per dire basta!”.

“Lo scorso anno, abbiamo celebrato il 25esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Allora, nel 1989, chi avrebbe potuto immaginare che, appena 25 anni più tardi, avremmo dimenticato la vittoria del capitalismo, i pericoli e il fallimento di un controllo e un governo sovranazionale; che avremmo dimenticato l’assoluta bancarotta del socialismo e l’importanza della competizione, dell’allocazione efficiente dal capitale e della specializzazione. Eccoci qui, con l’Ue che sta ripetendo gli esperimenti falliti del passato”.

“Quando è troppo è troppo. Io spero che Cameron, con questa incredibile vittoria, manterrà la promessa che ha dato nel suo discorso del gennaio del 2013, invocando una profonda riforma delle istituzioni dell’Unione europea”. Il numero uno di Saxo Bank scrive che in quell’occasione Cameron parlò di come la “disillusione verso l’Unione europea” fosse al massimo storico, perchè la gente sentiva che l’Ue si stava dirigendo verso una direzione che non era mai stata decisa”.

Cameron fu la voce della maggior parte degli europei – almeno dei britannici e dei danesi – , presentando una semplice domanda. “Perchè non possiamo avere solo quello per cui abbiamo votato: un mercato comune?”. (Lna)