* Fabrizio Tedeschi e´ editorialista di Panorama Economy. Consulente di grandi banche e gruppi finanziari, per otto anni e´ stato responsabile della Divisione Intermediari della Consob a Milano.
(WSI) – Save, la società che gestisce l’aeroporto di Venezia, ha deciso di
quotarsi a Piazza Affari, ma il prezzo non sarà uguale per tutti. Ha
suscitato qualche ilarità sul mercato, infatti, la clausola inserita nel
prospetto informativo che riserva uno sconto sul prezzo di emissione a
favore dei residenti nella regione Veneto.
Essendosi già svolte le
elezioni programmate per l’anno in corso, è arduo pensare a un
sottofondo elettorale o clientelare della faccenda che, invece, dovrebbe
essere presa molto sul serio dal mercato ed estesa anche ad altre
iniziative. E questo almeno per due ragioni.
La prima riguarda la necessità di maggiori controlli sulle imprese.
Quando queste non sono virtuali e non sono delocalizzate, coloro che
sono più vicini al fulcro dell’attività aziendale hanno sempre il polso
della situazione, per il semplice motivo che vedono l’intensità del
traffico in entrata e in uscita sia di merci sia di persone. Sono,
quindi, più titolati a conoscere come vanno le cose di quanto lo possano
essere i revisori che si presentano in azienda una o due volte all’anno
e non ne respirano il clima, l’ambiente, l’umore. Per dirla con i
veneti, «è l’occhio del padrone che ingrassa il cavallo», ed è quindi
buona cosa che gli occhi stiano vicino al cavallo.
Il secondo elemento riguarda la proprietà della società e quanti hanno
contribuito al suo sviluppo. Nel caso di utility o di altre imprese di
servizi è frequente che questa sia pubblica: l’azienda è nata e
cresciuta con il fondamentale contributo dei cittadini che hanno pagato
le tasse sia in termini assoluti sia per usufruire di quei servizi. E
qualora la proprietà non fosse pubblica, ma privata, ugualmente i
residenti sul territorio hanno fatto la loro parte nella crescita
dell’azienda, perché senza le loro tasse non si sarebbero costruite le
infrastrutture e gli altri servizi oggi indispensabili alla vita
dell’impresa.
Certo, non bisogna dimenticare che un’azienda offre lavoro
e benessere al territorio e a quanti vi risiedono. Lungi pertanto
dall’essere una semplice boutade agostana, un trattamento di favore,
peraltro molto limitato, a quanti sono socialmente i più diretti
interessati alla vita di un’azienda, deve essere un esempio da
coltivare.
Copyright © Economy per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved