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Sarkozy vuole dare più importanza allo yuan cinese

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un lieve calo dei tassi di mercato sulla parte breve, mentre sono rimasti stabili sulla parte lunga. Prosegue l’andamento differenziato tra gli spread dei paesi periferici verso Germania. Sul tratto decennale si è assistito ad un calo dei tassi di mercato di Italia, Spagna ed Irlanda, mentre sono saliti per il Portogallo e la Grecia.

In particolare è proseguito il rialzo dei tassi di mercato portoghesi che, sul tratto a due, cinque e dieci anni, hanno raggiunto i massimi dal debutto dell’euro nel 1999. Il tasso di mercato a 5 anni è salito oltre soglia 9%, contro l’8,10% del 10 anni. Attesa oggi per i risultati degli stress test delle banche irlandesi che saranno pubblicati questo pomeriggio.

Immediatamente dopo la pubblicazione, il ministro delle finanze Noonan terrà una conferenza stampa sulle modalità di raccolta del capitale necessario. In base ad un sondaggio condotto da Bloomberg News, le banche irlandesi avrebbero bisogno di 28 Mld€ di capitale, mentre indiscrezioni di stampa indicano un fabbisogno di 20-25Mld. Secondo il quotidiano irlandese Irish Indipendent tra i punti del piano vi è la fusione di allied irish bank con Ebs e la vendita del ramo assicurativo di Irish life.

E’ altresì probabile che, in base a quanto riportato dagli organi di stampa nel fine settimana, la Bce possa annunciare a breve una nuova linea di credito a lungo termine, specifica per supportare la ristrutturazione delle banche in difficoltà.

Sul fronte macro, oggi è previsto il dato relativo all’inflazione di marzo dell’area Euro che, considerato i dati preliminari di Germania e Spagna, potrebbe risultare superiore al 2,4% del consensus di Bloomberg.

Negli Usa tassi di mercato in calo soprattutto sul tratto decennale, con il mercato azionario che invece ha proseguito il recupero, sulla scia di indicazioni macro positive in vista della pubblicazione domani dei dati sul mercato di lavoro di marzo. In particolare la rilevazione degli occupati nel settore non agricolo (escludendo il comparto governativo) effettuata dall’ADP con riferimento al mese di marzo, ha segnalato un incremento di circa 200.000 unità, sostanzialmente in linea con il consensus di Bloomberg News relativo alla variazione degli occupati non agricoli che sarà pubblicata domani.

Sul fronte obbligazionario, ieri, dopo l’emissione di 29Mld$ di titoli a 7 anni, è stato completato il programma settimanale di emissione, che ha consentito al comparto obbligazionario di prendere fiato dopo 9 giorni consecutivi di rialzo dei tassi decennali, la più lunga sequenza giornaliera di rialzi dal 1990.

Valute: l’euro continua ad oscillare all’interno del consueto trading range 1,4050/1,4250, sulla scia delle alterne dichiarazioni di membri Fed e Bce. Ieri le dichiarazioni di Bini Smaghi, relative alla possibilità di un aumento graduale dei tassi di riferimento, hanno lasciato aperta la possibilità di una serie continuativa di rialzi dei tassi, supportando il recupero dell’euro. Dopo il deprezzamento di ieri, lo yen si è leggermente apprezzato durante la notte. Verso dollaro la resistenza odierna si colloca a 83,30, il supporto più vicino a 82. Verso euro la resistenza odierna si colloca a 117,55, con il supporto da monitorare posto a 116. Apprezzamento dello yuan cinese vs dollaro con la moneta asiatica in prossimità dei massimi da 17 anni.

Durante un seminario del G20 sul sistema monetario internazionale tenutosi in Cina, gli Usa e la Francia hanno segnalato un’apertura verso un maggiore ruolo della valuta cinese, sottolineando l’importanza della flessibilità del cambio. Il presidente francese Sarkozy ha dichiarato che lo yuan dovrebbe essere incluso negli SDR (Diritti Speciali di Prelievo) del Fmi, un’unità di conto legata al valore di un basket di valute: dollaro, euro, yen e sterlina.

Materie Prime: in calo il greggio Wti (-0,5%) in seguito all’aumento oltre le attese delle scorte Usa. Quelle depositate presso Cushing sono salite al nuovo livello record, a circa 41,9 Mln di barili. Giornata negativa per i metalli industriali guidati dal nichel (-2,2%). In rialzo invece i preziosi con l’argento che ha guadagnato l’1,4% tornando in prossimità dei massimi da 31 anni. Andamento contrastato per gli agricoli. Oggi è atteso il report Usda sulle intenzioni di semina negli Usa che potrebbe avere un impatto notevole sui prezzi delle agricole nelle prossime settimane.

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