La crisi economica sarà “grave e prolungata”, avverte il Fondo monetario internazionale, e la ripresa sarà “lenta” a farsi avanti. Tuttavia, “energiche” misure di contrasto a questa congiuntura negativa, “combinate a iniziative per ristabilire la fiducia nel settore finanziario potrebbero migliorare le prospettive della ripresa”. E’ quanto l’istituzione di Washington rileva in uno dei capitoli analitici anticipati oggi dal suo rapporto sull’economia mondiale, il World Economic Outlook.
In questa fase sono più efficaci le politiche economiche che facciano perno sulla leva fiscale, piuttosto che tagli dei tassi di interesse o altre misure di politica monetaria. I tecnici del Fondo avvertono che guardando alla crisi attuale alla luce dei precedenti storici le prospettive non sono esaltanti: “Le recessioni associate a crisi finanziarie tendono a risultare gravi. Solitamente – aggiungono da Washington – le riprese da queste recessioni sono lente.
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E se queste recessioni sono sincronizzate e livello globale tendono ad essere ancora più gravi e prolungate, e seguite da riprese ancora più lente”. Quasi un elenco delle caratteristiche della crisi in corso. Tuttavia questa sezione del rapporto fornisce anche spunti di possibili miglioramenti del quadro. “Le politiche anticicliche”, ovvero quelle che nella situazione attuale puntano a contrastare la recessione, “possono risultare di aiuto a interrompere una recessione e rafforzare la ripresa. In particolare, le politiche che fanno leva su misure fiscali espansionistiche sembrano particolarmente efficaci”.
Secondo l’Fmi si trovano invece con una capacità di intervento più limitate le banche centrali. “Le politiche monetarie possono aiutare a abbreviare queste recessioni – si legge su un comunicato dell’Fmi – ma risultano meno efficaci del solito”. La versione completa del Weo verrà interamente pubblicata la prossima settimana, nell’imminenza degli incontri di primavera di Fmi e Banca Mondiale, che si svolgeranno il 25-26 aprile a Washington.