Economia

SANTAGATA: COME RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA

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(9Colonne) – Roma, 10 mag – Misure per ridurre assessori e indennità. Sono quelle che il ministro Giulio Santagata anticipa in una intervista a Repubblica esordendo con una battuta: “Abbiamo già cominciato a tagliare i costi della politica. Ma l’unica che se n’è accorta è mia moglie. Nel senso che ha visto con i suoi occhi il taglio netto che ha avuto il mio compenso da ministro: 18 mila euro l’ anno in meno. La mia indennità di ministro è scesa a 2.500 euro”. A cui si somma però l’indennità parlamentare, 12 mila euro, laddove, nota il quotidiano, il presidente della Repubblica francese ha un assegno mensile di 6.700 euro. Il ministro per l’Attuazione del Programma sottolinea tuttavia che “il governo non ha alcun titolo per intervenire sulle spese degli altri organi costituzionali”. E dice di ritenere l’indennità parlamentare vera e propria, che è di 4.750 euro, non alta: “Quello che non va bene è tutto il resto, quelle prebende varie che permettono di arrivare a 12 mila euro. Io non dico tagliamole. Però penso che sarebbe ora di renderle trasparenti e razionali. Abolendo le forfettizzazioni e rimborsando ai parlamentari, entro un certo tetto”, “a fronte di ricevute e fatture”, le spese sostenute. Riguardo alle pensioni d’oro dei parlamentari, il ministro propone di introdurre “il contributivo anche per noi. La Camera versa i contributi all’ istituto di previdenza del deputato. Se lui non ne ha uno, li versa a un’assicurazione”. Santagata annuncia quindi che il governo è al lavoro sulla riduzione del numero degli assessori e sull’abolizione dell’ indennità di missione per gli amministratori locali: “Le metteremo nel Dpef, e finiranno nella Finanziaria. Sempre che non decidiamo di accorparle in un disegno di legge sui costi della politica”. E punta quindi il dito contro lo “spaventoso aumento dei numeri del personale politico”, dalle comunità montane alle circoscrizioni, dalle società controllate dagli enti locali a quelle comunali. E aggiunge: “Intanto abbiamo fatto un po’ di pulizia in casa nostra. Quando siamo arrivati abbiamo trovato 600 comitati ministeriali. Ogni governo ne creava di nuovi, ma non chiudeva mai quelli vecchi. Noi li abbiamo ridotti a 345. Stabilendo la regola che durano al massimo tre anni. E’ un risparmio di 20 milioni di euro”.