New York – Gran parte dei medici del settore di sanita’ pubblica britannico ritiene lecito rifiutarsi di curare fumatori e persone obese. L’esito del sondaggio sta facendo molto discutere nel Regno Unito, non solo per problemi di concetto e di etica, ma anche per una questione socio-economica.
Se la proposta shock dovesse passare, sarebbe un po’ come se il sistema sanitario pubblico, il National Health Service, stabilisse dove finisce la liberta’ dei cittadini. I funzionari dello stato potrebbero, quando lo ritengono opportuno, imporre ad alcuni pazienti qual e’ lo stile di vita ideale.
Il sondaggio non lascia dubbi in questo senso: il 54% dei medici ritiene che il sistema di sanita’ pubblica dovrebbe avere il diritto di dire no all’offerta di cure coperte dai fondi pubblici, a meno che non si tratti di casi di emergenza, a pazienti obesi e fumatori.
Il concetto e’ semplice ed e’ il seguente: un comportamento non salutare puo’ compromettere certe cure e i servizi pubblici non sono obbligati a devolvere risorse, gia’ di per se’ scarse, a pazienti che non si impegnano a mettersi a dieta o smettere di fumare.
La domanda che e’ stata rivolta da Doctors.net.uk (un sito di professionisti del settore medico) ai medici interpellati era cosi’ formulata: “E’ giusto che il sistema di sanita’ pubblica si rifiuti di offrire cure non di emergenza ai pazienti che non accettano di perdere peso o smettere di fumare?”. Il 54% del campione (ovvero 593 su 1.096) ha risposto di si.