(Teleborsa) – Oltre un milione di iscritti in quattro anni. E’ questo il bilancio di Fondo Est, fondo di assistenza sanitaria integrativa nato nel 2006, in attuazione del contratto nazionale di lavoro sottoscritto da Confcommercio, Fipe, Fiavet e dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil. In particolare, si legge in una nota di Confcommercio, come emerso oggi nel corso del convegno del Fondo su “I primi 4 anni di attività nello scenario consolidato dell’assistenza Sanitaria integrativa dei settori terziario, turismo e servizi”, alla presenza del ministro del Lavoro Sacconi, nel 2010 gli iscritti hanno raggiunto il numero di 1.146.001 (654.297 donne e 491.704 uomini) divisi in 119.639 aziende. Fondo Est punta a ottimizzare l’utilizzo delle strutture sanitarie convenzionate, contenere la spesa sanitaria delle famiglie e promuovere la cultura della prevenzione. I lavoratori che possono beneficiare di Fondo Est sono gli impiegati nel terziario e nei servizi, nel turismo, nelle aziende farmaceutiche speciali e in quelle ortofrutticole ed agrumarie. La fetta più consistente di iscrizioni riguarda il settore del terziario e i dipendenti con corrispondente contratto di lavoro (934.924), seguiti dai dipendenti del turismo (206.443), delle farmacie speciali (3.653) e del settore ortofrutticolo (981). Sulla base del censimento effettuato dall’Istat nel 2001, risulta che la meta degli impiegati nel terziario e iscritta a Fondo Est. La regione italiana con il maggior numero di assistiti e la Lombardia: dei 539.195 lavoratori censiti, ben il 63,72% e iscritto a Fondo Est (per un totale di 343.050 impiegati iscritti). Segue il Veneto (con il 62,50% dei lavoratori del terziario censiti dall’Istat), l’Emilia Romagna (55,82%) e Piemonte (55,23%). Staccate di poche lunghezze il Friuli Venezia Giulia (52,63%) e la regione Toscana (51,23%); più distanziate le altre regioni.