Società

Sanità: arrestato per tangenti vice presidente Lombardia

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

MILANO (WSI) – È finito in manette il vice presidente della Regione Lombardia, accusato di tangenti. Secondo i procuratori Mario Mantovani “pilotò gare di appalto” per la gestione del trasporto di malati dializzati. Ma non solo.

L’ex assessore alla Salute del Pirellone, arrestato oggi insieme al suo braccio destro, Giacomo Di Capua, e all’ingegnere del Provvitorato internegionale delle opere pubbliche, Angelo Bianchi, sarebbe colpevole di “turbative d’asta su opere pubbliche, come la ristrutturazione di alcuni edifici scolastici del Comune di Arconate”.

E ancora, “pressioni sul Provveditorato alle opere pubbliche di Lombardia e Liguria per far riacquisire il ruolo di responsabile unico del procedimento ad Angelo Bianchi, sotto inchiesta a Sondrio”.

Inoltre, stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, Mantovani, imprenditore reinventatosi in politica con Forza Italia, avrebbe ottenuto gratuitamente lavori di ristrutturazione in immobili di sua proprietà e in case di riposo riconducibili a sue società in cambio del conferimento di incarichi pubblici all’ingegnere che le ha eseguite.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e condotta dal pm Giovanni Polizzi, è nata in seguito all’esposto presentato in Procura da Alfio Leonardi, dirigente del ministero delle Infrasttrutture e dei Trasporti in servizio al Provveditorato delle opere pubbliche della Lombardia e della Liguria.

L’arresto di Mantovani, sempre da quanto si è saputo, è stato chiesto nei mesi scorsi ma è stato accolto solo oggi dal gip Stefania Pepe.

Nella nota della Procura della Repubblica si legge che i fatti contestati sono stati “commessi a Milano tra il 6 giugno del 2012 e il 30 giugno del 2014”.

A effettuare gli arresti il nucleo tributario della Gdf di Milano che ha eseguito l’ordinanza del Gip milanese, Stefania pepe, nell’ambito delle indagini condotte dal procuratore aggiunto Giulia Perroti e dal sostituto Giovanni Polizzi.

Nel comunicato si legge che all’epoca dei fatti Mantovani era “senatore della Repubblica e sottosegretario di Stato, assessore alla Salute della Regione Lombardia e Sindaco di Arconate”.

Quanto agli altri due arrestati si tratta del collaboratore di Mantovani, Giacomo Di Capua, dipendente di Regione Lombardia che “ha concorso nei reati di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti”, e di un ingegnere, Angelo Bianchi, accusato di concorso in concussione nel ruolo di Responsabile unico del procedimento di gare che avevano come appaltante il Provveditorato, e indagato per corruzione e turbata libertà degli incanti.

Inoltre, aggiunge la nota,” sono state eseguite perquisizioni e sequestri di documenti in relazione ad altre ipotesi di reato (abuso d’ufficio e turbativa d’asta) ascrivibili a Mario Mantovani in concorso con altri soggetti”. I sequestri sono stati effettuati nelle città di Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini, negli uffici di Regione Lombardia e nelle abitazioni (nove) e nelle società (17) riconducibili anche ad altri 12 indagati che hanno concorso nei vari reati a vario titolo.

(DaC)