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Salvatore Ligresti indagato per manipolazione titolo Premafin

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Milano – Mentre era in corso il consiglio di amministrazione di Fonsai, che ha deciso sulla mega operazione di fusione con Unipol, la Guardia di finanza ha sequestrato il 20% di Premafin nei paradisi fiscali che, secondo le ricostruzioni della Consob, farebbe capo a Salvatore Ligresti.

Il pacchetto è all’estero da molti anni anche se la famiglia Ligresti ha sempre dichiarato di non essere titolare di queste azioni, intestate a trust con sede in Lussemburgo e ramificazioni nei paradisi fiscali.

Secondo quanto è stato reso noto oggi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Roberto Rinaldi, di tutte le azioni intestate, direttamente e indirettamente, a due trust di diritto estero, risultate essere complessivamente pari al 20% di Premafin.

L’indagine diretta dal pm milanese, Luigi Orsi, spiega una nota del Comando Provinciale di Milano della Guardia di Finanza, “ha permesso di riscontrare che il valore del predetto titolo (cioè di Premafin, ndr) sarebbe stato oggetto di manipolazione per il tramite delle partecipazioni detenute da enti controllati dai citati trust, provocandone una sensibile alterazione del prezzo delle azioni”.

Non sorprende quindi che Salvatore Ligresti risulti indagato dalla Procura di Milano per aggiotaggio in concorso con Giancarlo De Filippo l’uomo d’affari monegasco al quale la procura riconduce i due trust off shore sui quali sono depositati il 20% di azioni sequestrate oggi. Nella richiesta di fallimento per le holding Sinergia e Imco il pm Luigi Orsi scriveva di manovre per provocare in modo artificioso il rialzo del titolo. Le azioni sarebbero state comprate da 2 trust gestiti da Giancarlo De Filippo ritenuto vicino alla famiglia Ligresti.

Il cda: Avanti con Unipol. Il cda della compagnia avrebbe riconosciuto il valore industriale del progetto con i bolognesi anche se avrebbe dato mandato all’A.d, Emanuele Erbetta, di negoziare miglioramenti all’operazione in tempi rapidi.

Da parte della compagnia, viene riferito, ci sarebbe l’intenzione di chiudere rapidamente la partita con Bologna anche perchè non ci sono alternative allo studio rispetto all’opzione Unipol. In questi giorni Erbetta lavorerà soprattutto al miglioramento dei concambi, che Fonsai vorrebbe più favorevoli per i suoi azionisti.

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