Sale la tensione tra l’Iran e gli Stati Uniti, dopo l’abbattimento da parte di Tehran di un drone statunitense. Secondo quanto riporta il New York Times, ieri il presidente americano Donald Trump avrebbe prima approvato attacchi militari mirati contro l’Iran, ma poi avrebbe cambiato idea.
In particolare, il quotidiano, che cita fonti ben informate, riporta che ieri alle 19 di ieri ora locale (l’1 di oggi in Italia) l’operazione era nella fasi iniziali, con gli aerei già in aria e le navi posizionate, quando è arrivato il contrordine.
“Non è chiaro se ci sia stato un ripensamento del presidente americano o se l’amministrazione abbia deciso di sospendere l’operazione a causa della logistica o della strategia, né è chiaro se si procederà comunque con i raid”, scrive il quotidiano, spiegando che l’attacco sarebbe dovuto avvenire prima del tramonto venerdì in Iran per minimizzare il rischio per i civili.
La Casa Bianca si è spaccata sul possibile attacco: secondo indiscrezioni, il segretario di stato Mike Pompeo, il consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton e il direttore della CIA Gian Haspel erano a favore di un attacco. A essere scettici erano invece i funzionari del Pentagono, convinti che una tale azione avrebbe causato un’escalation mettendo a rischio le forze americane nell’area. Bianca.
L’abbattimento del drone di sorveglianza è arrivato in un contesto di accresciute tensioni tra i due paesi. I Pasdaran sostengono che fosse nello spazio aereo iraniano mentre il Pentagono ha localizzato il punto dell’impatto a 34 chilometri dalla coste dell’Iran. Trump ha subito definito l’azione iraniana un “errore molto grosso”, poi una “provocazione inaccettabile”. Successivamente durante la conferenza stampa con il premier canadese Justin Trudeau il tono è via via cambiato. Trump ha detto che “qualcuno” in Iran aveva fatto “uno sbaglio”, aveva “perso il controllo” , assolvendo così la dirigenza iraniana.