(Teleborsa) – Saopem chiude il primo trimestre con un utile netto di 182 mln di euro, in calo del 2,2% rispetto ai 186 mln del pari periodo del 2009. L’utile operativo si attesta invece a 296 mln di euro, contro i 284 mln dello scorso anno, registrando un miglioramento del 4,2%. In crescita (+2,4%) i ricavi, che si portano a 2,639 mld di euro dai precedenti 2,578 mld. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a 2.678 milioni di euro (2.518 nel primo trimestre 2009) e il portafoglio ordini residuo al 31 marzo 2010 si attesta 18.769 milioni di euro (18.730 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Gli investimenti tecnici ammontano a 412 milioni di euro (495 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2010 ammonta a 3.010 milioni di euro, con un incremento di 165 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009, principalmente ascrivibile agli investimenti di periodo. Gli investimenti della Oil Industry sono previsti mostrare segni di ripresa nel 2010 determinando un graduale miglioramento delle prospettive di mercato per la Oil Services Industry, anche se il perdurare della debolezza della domanda di idrocarburi e specialmente di gas avrà effetti dilatori nell’avvio di grandi progetti infrastrutturali, anticipa la società in una nota. La dimensione del portafoglio ordini, la sua qualità e la buona efficienza operativa, consentono di prevedere che Saipem esprimerà anche nel 2010 risultati ampiamente positivi. I ricavi sono previsti confermare i livelli record del 2009, l’EBITDA è previsto aumentare in misura sufficiente a compensare l’aumento degli ammortamenti derivante dall’entrata in operatività di nuovi asset e l’EBIT è previsto confermare il livello record del 2009. Gli investimenti del 2010 sono previsti in 1,5 miliardi di euro circa e riguardano principalmente il completamento del piano di espansione della flotta di mezzi di Perforazione e l’ulteriore avanzamento del piano di rafforzamento dell’asset base dell’Offshore. L’entrata in operatività fra il 2010 e il 2011 di nuovi e distintivi asset, il buon radicamento in aree geografiche e settori meno esposti alle ciclicità di mercato, lasciano prevedere per il medio termine un ulteriore significativo rafforzamento del posizionamento competitivo di Saipem.
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