Saeco, società leader in Europa nella produzione di macchine automatizzate per il caffè, è il titolo che perde di più su tutto il listino.
A sostenerlo, per ora, è la fiducia dell’amministratore delegato Sergio Zappella, che guarda a “un 2002 migliore” e alla conquista di nuove frontiere nel mondo, America compresa.
Il titolo è crollato dopo la pubblicazione dei dati di bilancio, che vedono il 2001 chiudere con un utile netto in calo dell’83% rispetto al 2000 a circa €4 milioni.
“Sono gli effetti di poste straordinarie – ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Sergio Zappella – e mi riferisco a Moulinex e all’esposizione in Argentina”.
La quota di mercato del gruppo italiano nel paese sudamericano è pari a circa il 70%.
Ha remato contro anche il momento di stasi nelle vendite, dovuto all’introduzione dell’euro.
Zappella ha parlato del programma di espansione del gruppo: “Vogliamo espanderci negli Usa. Un mercato che apparentemente potrebbe sembrare difficile per i nostri prodotti, ma dove già abbiamo contatti in corso”.
Saeco conta di chiudere gli accordi entro quest’anno, puntando proprio sull’appetibilità, per il popolo americano poco avvezzo all’uso delle caffettiere, di macchine automatiche per la preparazione dell’espresso.
Altri paesi su cui si sta puntando sono l’Europa dell’est e l’Australia.
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