Riceviamo e pubblichiamo:
Vi invio la presente onde ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e
subendi a causa dell’anomalo andamento del titolo S.S. LAZIO dovuto ad un
mancato o inadeguato controllo da parte Vostra.
Infatti, dal giorno 30/6 in cui il titolo è stato quotato ex diritto, si è
assistito a
repentine salite (anche del 90% in giornata) non giustificate dal mercato e
neppure
dal costo dell’aumento di capitale: è probabile, quindi, che tali rialzi
fossero dipesi
dal poco flottante sul mercato e dalla volontà di “mani forti” di indurre a
sottoscrivere l’aumento di capitale (stranamente il diritto precipitava!),
era Vostro
compito a tutela dell’investitore sospendere il titolo o comunque non
allargare la
banda di oscillazione.
Alla luce di tali rialzi da Voi consentiti in data 4 luglio sono stati
acquistati
14800 diritti al prezzo di 0,125 quotando il titolo 0,370 ritenendo che se
Voi non
eravate intervenuti fosse questo più o meno il prezzo esatto, tanto che il
titolo in data
7 luglio arrivava a 0,430.
Da quel momento in poi il titolo ha iniziato una discesa non ancora
terminata
e senza che da parte Vostra vi fosse alcun intervento.
E’ palese a tutti che alla luce del forte e certo guadagno derivante
dall’aumento di capitale banche ed istituzionali abbiano aperto posizioni
corte a
danno dei piccoli azionisti ai quali è stata inibita la vendita allo
scoperto dai
rispettivi intermediari.
Infatti, da informazioni assunte telefonicamente (circa trenta
intermediari), si
è appreso che quasi tutti i “grossi” investitori sono al ribasso sul titolo
essendoselo
fatto prestare, e che addirittura il giorno 11 luglio sono sorti grossi
problemi in
quanto una grossa banca (di cui tutti conoscono il nome) era scoperta di una
forte
quantità di titoli e che questi titoli non si riuscivano a trovare neppure
in stanza di
compensazione. La ricopertura di questo intermediario ha fatto sì che intorno alle 16 di
venerdi il titolo oscillasse da -18% a +15% con uno scambio di 20 milioni di
azioni
(il Vostro unico intervento è stato quello di ampliare la banda di
oscillazione).
Vista la situazione in data 11 luglio sono stati acquistati sui minimi altri
6200
diritti con il titolo che quotava 0,16, il titolo non ha però frenato la sua
corsa al
ribasso.
E’ chiaro, quindi, che diversamente da chi ha un forte potere contrattuale,
non si possano assumere posizioni scoperte per cui fino al giorno 17 luglio
non si
possano vendere i titoli con la conseguenza che quel giorno tutti
chiuderanno le
posizioni e non solo non ci sarà probabilmente alcun guadagno ma vi è il
rischio
anche di subire una forte perdita.
E’ chiaro, quindi, che l’impossibilità di assumere posizioni scoperte abbia
danneggiato il piccolo investitore con guadagno dei “grandi” che hanno
potuto
assumere posizioni corte e realizzare ingenti guadagni probabilmente non
rispettando
tutte le norme relative allo “short”.
Ancora oggi intorno alle ore 12 circa sono presenti sul book del titolo
LAZIO circa 10 milioni di azioni in vendita inserite dai seguenti
intermediari:
Giubergia, Intermonte, Akros; ci si chiede come sia possibile una così forte
presenza
di titoli in vendita essendo il flottante ridotto sino al giorno 17.
Poiché tutto ciò è dipeso da un mancato o inadeguato controllo da parte
Vostra Vi invito a prendere contatto con il mio studio.
In mancanza di riscontro agirò nelle sedi più opportune.
Distinti saluti.
avv. Fabrizio Di Rella
Genova, 15 Luglio 2003
————————————————-
La lettera che pubblichiamo e’ stata inviata anche ai seguenti indirizzi:
Spett.le
BORSA ITALIANA
Ufficio Legale Via fax n. 02/89010730
Spett.le
BORSA ITALIANA
Ufficio Monitoraggio Mercati
Via Fax n. 02/867422
Spett.le
CONSOB
Ufficio Protocollo
Via fax n. 06/8417707
Spett.le
CONSOB
Ufficio Mercati Appronti
Via fax n. 06/8477757
e p. c. Spett.
BANCA ITALIA
Ufficio Vigilanza Intermediazioni Finanziarie
Via fax n. 06/47925922
e p. c. Spett.le
LAZIO S.S.L.
Via fax n. 06/904060529