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S&P MIB: ALERT DOPO IL BRUSCO SCIVOLONE

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(WSI) – Il rialzo in atto per lo S&PMib dai minimi di agosto sembrava destinato a durare all’infinito, con i prezzi capaci nell’ultimo semestre di seguire l’inclinazione dettata dalla retta a 45°, il tasso di sviluppo dell’uptrend ritenuto ideale, senza mai allontanarsene in modo significativo.

Invece, dopo un progresso dai minimi estivi del 24.5% circa, le quotazioni hanno messo a segno una violenta discesa, che le ha portate nel giro di poche sedute, a ritracciare il 20% circa del rialzo archiviato nei 7 mesi precedenti.

L’indice è sceso anche al di sotto dell’incrocio formato dalla base del canale rialzista tracciato dai minimi di agosto e da quella del canale dai minimi di meta’ dicembre prima di mettere a segno un bel rimbalzo, che ha permesso la comparsa di una coda ampia verso il basso nella candela giornaliera di martedì (un doji, seduta dove apertura e chiusura sono coincidenti, indice di incertezza da parte del mercato).

L’impennata di volumi vista in concomitanza con il rimbalzo del 22 febbraio lascia pensare che il trend rialzista dell’indice non sia ancora domo. Del resto i prezzi sono tornati a vedere dall’alto i massimi di metà gennaio (a 31281), resistenza critica superata in modo netto dopo alcuni tentativi il 31 gennaio, e la discesa potrebbe quindi configurarsi come un semplice return move alla ex resistenza.

Lo spazio a disposizione per un approfondimento del ribasso senza che il trend rialzista venga danneggiato in modo serio è comunque ormai ridotto: a 31050 transita la media a 60 giorni, a 30970 circa si trova il minimo del 25 gennaio, quello dal quale e’ partito il rialzo culminato sul top del 14 febbraio.

Tra i minimi di martedì a 31300 ed i 30970 punti si deve creare quindi una base sufficientemente solida per sostenere una seria reazione rialzista, pena in caso contrario la violazione dell’uptrend di medio periodo e l’avvio di una fase correttiva di tutta la salita dai minimi di agosto, con obiettivi che in base ai livelli di Fibonacci sono tra 30000 e 28500.

Ipotizzando la creazione di una figura di inversione si puo’ immaginare un primo tentativo di reazione, con estensione massima i 32300/400 punti (ma forte resistenza già a 32000), un nuovo momento di ribasso con forti probabilità di nuovi minimi, in area 31mila, e la successiva ripresa del rialzo con tentativo di superare i 32400 punti.

La violazione immediata di area 31mila, cancellerebbe invece l’ipotesi che l’S&PMib disegni un’area di accumulo sostituendola con il proseguimento del ribasso a passo sostenuto, primo obiettivo il gap rialzista del 13/01 con base a 30645 e successivo quello del 10 ottobre, a 30097.

Sarebbe quindi la violazione dei 31mila punti che dovrebbe fare suonare un campanello di allarme, suggerendo di operare una serena valutazione delle proprie scelte di investimento.

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