Roma – Qualora si dovesse verificare un aumento improvviso nei rendimenti e una forte riduzione della crescita economica, il sistema bancario europeo potrebbe aver bisogno di fondi per un valore fino a €250 miliardi. E’ il worst case scenario, ovvero la peggiore delle possibilità che secondo l’agenzia di rating potrebbe verificarsi.
Secondo quanto riporta Bloomberg, la nota di S&P segnala tre tipi di scenari che potrebbero verificarsi tra il 2011 e il 2015: un balzo dei rendimenti dei titoli di stato provocato da uno shock dei tassi di interesse; restrizioni di accesso ai mercati per il collocamento dei titoli di stato emessi dalle economie più deboli; e un periodo di forte recessione per la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e la Spagna.
Dei 99 istituti di credito campione presi in considerazione (70% del sistema bancario totale dell’Europa, secondo S&P 22 necessiteranno di capitali per €161 miliardi. Estendendo queste cifre all’intero sistema finanziario europeo, i capitali necessari alle banche avrebbero un ammontare compreso tra i €200 e i €250 miliardi, circa il 2% della produzione economica dei paesi interessati.
“L’effetto sul merito creditizio dei paesi europei sarebbe disastroso”, afferma la nota di S&P. “Il debito nella regione aumenterebbe in maniera significativa, con politiche fiscali difficilmente sostenibili”.
Ma la nota chiude precisando che per ora il “worst case scenario”, “non riflette le nostre aspettative attuali”.