Società

S&P: CITIGROUP E FLEET LE PIU’ A RISCHIO ARGENTINA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Durante la conference call dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, Tanya Azarchs, managing director e coordinatrice delle ricerche globali ha parlato dell’espozione alla crisi Argentina da parte della banche USA e canadesi.

Azarchs ha dichiarato che FleetBoston Financial Corp. (FBF – Nyse) e Citigroup Inc. (C – Nyse) sono gli istituti finanziari che hanno la presenza piu’ rilevante nel paese argentino.

Secondo la stima di S&P ammonterebbero a ben $4 miliardi i prestiti fatti da Citigroup nel paese in crisi .

Ognuna delle due banche possiede attivita’ finanziarie intorno agli $8 miliardi, ha detto Azarch, aggiungendo che le societa’ finanziarie hanno anche investimenti azionari intorno ai $700 milioni.

Secondo S&P anche Bank of America possiende $700 di investimenti azionari in Argentina e JP Morgan ne ha circa $900 milioni.

Per quanto riguarda le banche canadesi, anche Bank of Nova Scotia, avrebbe secondo la societa’ di rating, una buona esposizione alla crisi argentina.

Nel complesso, ha dichiarato Azarchs, le consociate di banche stranierie in Argentina hanno un capitale che raggiunge i $6,2 miliardi che si potrebbero trasformare a questo punto della vicenda in una perdita netta.

La maggior parte delle banche americane in Argentina sono, dichiara Azarchs, “presenti in da molto tempo attraverso le filiali e dovranno riconsiderare la loro strategia di lungo termine se dovessero decidere di restare”.

L’ammontare totale in dollari dei prestiti soggetti alla svalutazione della moneta argentina e’, secondo S&P di $18 miliardi, mentre le perdite iniziali delle banche, sia straniere che domestiche, si aggirano intorno ai $5 miliardi.

E c’e’ incertezza su quello che sara’ il reale impatto della svalutazione sui prestiti fatti dalle banche.

“Il problema e’ che adesso c’e’ molta incertezza su quale potrebbe essere il reale livello di svalutazione nei prossimi due mesi e su quale potrebbe essere la situazione dell’inflazione’ dichiara l’analista.

E intanto in Argentina oggi si e’ riaperto il mercato dei cambi.