Standard & Poor’s ha tagliato il rating creditizio sul debito sovrano di lungo termine dell’Irlanda a AA- da AA. L’agenzia cita come motivazione i costi stimati per far fronte al settore finanziario del paese. In pochi minuti, dopo la diffusione della notizia, il cambio EUR/USD ha subito perso terreno, scivolando a 1.2630. L’indice ISEQ della borsa di Dublino aveva chiuso in ribasso del 5,8%, trainato dal calo dei titoli bancari.
“L’outlook negativo riflette la nostra opinione secondo cui un
downgrade e’ possibile se i costi finanziari per supportare il settore bancario saliranmno ulteriormente, o se altri sviluppi economici negativi dovessero indebolire la capacita’ del governo di far fronte ai suoi obiettivi fiscali di medio termine”, scrive S&P in un comunicato.
Secondo S&P le nuove proiezioni suggeriscono che il debito netto totale del governo irlandese salira’ al 113% del pil nel 2012. Si tratta di oltre 1,5 volte la media delle nazioni dell’eurozona (anche se l’Italia viaggia gia’ al 116% del pil) cioe’ molto al di la’ del rapporto che altra nazioni europee con rating simile vantano, come il Belgio che si attesta al 98% o la Spagna al 65%.