Nonostante le numerose smentite del governo russo, si sta concretizzando ed è già discussa a livello parlamentare la costituzione di una “Opec” del gas, che ha anche un nome, “Manngo”, in russo acronimo di “alleanza internazionale delle organizzazioni non governative dei Paesi del metano”. Lo annuncia ieri il quotidiano “Gazeta”, che riferisce di una tavola rotonda dei deputati della Duma e di esperti dedicata alla nascita della nuova organizzazione. La ”Manngo – precisa il deputato Valeri Iasev – non avrà la stessa struttura dell’Opec, che riunisce Paesi con posizioni dominanti nell’estrazione del petrolio. L’alleanza del metano è destinata a cooptare diversi partner interconnessi e con diverse competenze nel campo di estrazione e trasporto del gas. Partner economicamente, territorialmente e tecnologicamente legati”. Il progetto prevede prezzi unici per i Paesi membri dello Spazio economico euroasiatico, un organismo che riunisce le repubbliche ex sovietiche di Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan. Ma l’idea e’ quella di creare in prospettiva un cartello internazionale dei produttori di metano, “e spetta alla Russia di guidare il processo di consolidamento” della futura organizzazione, secondo Iasev.
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