L’incontro con il presidente russo, Vladimir Putin, è soddisfacente e riguarda temi dell’energia e dell’aumento degli investimenti italiani in Russia. Lo afferma il ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, commentando l’incontro con Putin a cui partecipano i vertici di Enel, il presidente Piero Gnudi e l’amministratore delegato Fulvio Conti, il numero uno di Rao-Eas, Anatoli Chubais, e la governatrice di San Pietroburgo, Valentina Matvienko. “E’ stata una occasione per sottolineare l’evento e allargare il ragionamento. Ho sottolineato che la collaborazione rimarrà positiva e che l’Italia non si aspetta solo forniture, ma ha la possibilità di essere investitore strategico”, spiega Bersani. Il ministro aggiunge poi di aver chiesto a Putin informazioni sulla riforma nel settore energetico in corso di approvazione. Putin, prosegue Bersani, ci dice che “puntano su un forte potenziamento nella generazione da tutte le fonti energetiche: gas, carbone, nucleare e anche nuove tecnologie. Il presidente russo ha anche manifestato l’esigenza che vi siano investimenti strutturali e che si punta a una graduale apertura del mercato per raggiungere un allineamento dei prezzi fra il mercato interno e internazionale”.
Il ministro italiano dichiara ancora che “i russi daranno corso nel settore energetico a privatizzazioni, ma faranno anche investimenti pubblici”. Putin chiede al ministro italiano “di allargare la collaborazione dal campo energetico anche a quello tecnologico”. Dopo aver espresso soddisfazione per il recente accordo fra Eni e Gazprom, Putin ha cenni di simpatia nei confronti del presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, e manifesta il desiderio di incontrarlo alla prima occasione utile. Intanto il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, il prossimo 5 dicembre a Mosca incontrerà Putin, a margine del Consiglio italo-russo per la cooperazione economica, che D’Alema presiede insieme con Putin. Lo rivela il responsabile dell’ufficio stampa della Farnesina, Pasquale Ferrara, precisando che si incentrerà essenzialmente su temi economici (Eni-Gazprom) temi internazionali (il Medio Oriente, la stabilizzazione dell’Afghanistan e il programma nucleare iraniano) e su questioni bilaterali.
Nel frattempo Enel è pronta a effettuare investimenti strategici in Russia. Lo ribadisce Conti in occasione dell’inaugurazione del secondo impianto da 450 megawatt della centrale termoelettrica a ciclo combinato di San Pietroburgo gestita da Enel al quale partecipa anche Bersani. “Siamo in attesa della normativa sulle privatizzazioni. Agiremo come investitori strategici”, afferma Conti. Enel è fra le compagnie straniere interessata agli impianti russi messi in vendita dal monopolista Unified Energy System (Ues) per creare concorrenza e attrarre investitori. Ues approva una lista di cinque società di generazione che offriranno azioni agli investitori. Conti osserva che Enel potrebbe investire tra i 2 e i 4 miliardi di euro in Russia ed è interessato a partecipazioni di blocco.