A rischio il lancio dell’iPhone in Russia. Per iniziare a vendere il rivoluzionario telefonino – appena nato e già oggetto di culto negli Stati Uniti – la casa americana Apple sarà costretta a comprare i diritti sul marchio. Entro i confini della Federazione russa infatti i-Phone risulta appartenere alla Md Trading.
Quest’ultima, a quanto pare, è arrivata per prima e lo ha registrato a Mosca, ottenendo la cosiddetta “Rospatent”. E non è il primo caso di un marchio globale made in Usa, registrato nella terra di Russia da qualche imprenditore locale più veloce. Già la catena di caffetterie Starbucks ha dovuto affrontare una lunga battaglia legale.
Il prezzo medio per comprare un marchio già registrato è dieci, ventimila dollari.
Ne sa qualcosa Audi che dovette acquistare il brand “Diablo”, per poter offrire ai consumatori russi l’omonimo modello di Lamborghini. Intanto in America, non sono passate neppure tre settimane dalla presentazione di iPhone, l’ibrido tra un telefono cellulare, un computer palmare e un iPod messo sul mercato da Apple lo scorso 29 giugno, e già il colosso dell’informatica di Steve Jobs pensa a un nuovo prodotto.
La società di Cupertino, in California, avrebbe intenzione di presentare un telefono meno costoso di iPhone e basato sulla tecnologia dell’iPod Nano, versione piccola di iPod con memoria da 2, 4 o 8 gigabyte. Secondo un rapporto di Jp Morgan Chase, il nuovo apparecchio potrebbe essere presentato già nel quarto trimestre di quest’anno.