La Russia punta su “cervelli” e “qualità della vita”: queste le direzioni indicate ieri dal ministro delle Finanze russo Aleksei Kudrin, presentando in Parlamento il progetto di budget per il 2007. Il Paese, ha detto, è ormai “entrato in una nuova fase di sviluppo” e si è ormai lasciato alle spalle la crisi. Le previsioni sono per un prodotto interno lordo al 6 per cento il prossimo anno e un’inflazione contenuta tra il 6,5 e l’8 per cento. Il capo delle Finanze, nonché accademico, ha spiegato che la riduzione dell’inflazione “offre la possibilità di una riduzione del tasso di credito sui mercati, che – a sua volta – contribuirà alla modernizzazione della nostra economia” ed è la “fondamentale condizione per supportare la nostra industria”. Intanto qualcosa in materia di inflazione si è già fatto: rispetto alle impennate dell’anno scorso, la stima di Kudrin per il 2006 è per un tasso del 7,7 per cento. Già nei primi otto mesi l’aumento dei prezzi si è mantenuto al 5,1 per cento, ha notato il ministro, precisando che nell’omologo periodo dell’anno scorso si era raggiunto il 5,5 per cento.